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MA ESISTE ANCORA IL MARKETING?

Nelle ultime ore alcune testate hanno svelato finalmente qual era il nome dell’azienda italiana che sosterrà Vasco Vascotto e il suo "ItaliaChallenge" nelle fatiche neozelandesi della Louis Vuitton Pacific Series. E’ l’impresa del lusso "Damiani", specializzata nella produzione di gioielli di alta gamma (con un core-business marcato nel segmento donna pur avendo negli ultimi anni scelto di catturare anche l’universo uomo con il marchio "Bliss"). Forse sarà questo il brand scelto per Vascotto e i suoi compagni di avventura.
Ma Sailbiz.it ha deciso di svelare un "dietrolequinte" di alcuni mesi fa. Infatti non è stato Vascotto il primo (semmai l’ultimo) a parlare con il management di Damiani.
Anzi c’è stato prima del suo progetto al maschile, un’altra iniziativa (tutta al femminile) che aveva scelto di offrire la propria piattaforma di comunicazione sportive per arrivare ad una co-partnership di valore. Parliamo di "Fuxia Challenge", progetto di Coppa America tutto al femminile (il meglio della "vela" in rosa a livello mondiale), che aveva presentato un progetto female-oriented per avere Damiani come main sponsor della spedizione della 33ima edizione dell’America’s cup.
Secondo quanto risulta a Sailbiz.it nel primo incontro c’era stato un completo connubio tra le parti prima di arrivare alla decisione finale della proprietà. Chiaramente negativa.
Poi nelle ultime ore l’annuncio di ItaliaChallenge.
Ma scusate "esperti di marketing di tutto il mondo", ma non sarebbe stato più logico legarsi a una piattaforma sportiva tutta al femminile, visto che il brand Damiani è nato per il mondo donna?
A questo punto c’è da chiedersi quali sono veramente le strade che in Italia portano alla chiusura delle sponsorizzazioni sportive. Di sicuro non quelle del marketing, e il caso di "Fuxia Challenge" lo dimostra con estrema chiarezza. Complimenti a ItaliaChallenge, evidentemente Vascotto ha saputo interpretare al femminile meglio di Fuxia Challenge il suo team di quasi tutti uomini, "maglia nera" invece per Damiani, di cui, però, speriamo di poter avere una dichiarazione ufficiale in merito.
Già capire le motivazione del "no" a Fuxia Challenge e del "sì" a ItaliaChallenge" sarebbe già un bel passo avanti. Vedremo!

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