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Blue Economy, finalmente la giusta attenzione globale

Spesso si parla di Blue Economy, ma pochi sanno quali sono i campi di applicazioni, i temi di attenzioni e i fondi disponibili. Oggettivamente finora solamente l’Unione Europea aveva messo attenzione sull’Economia del Mare. Durante il lock-down abbiamo visto poche iniziative, fin quando qualche giorno fa il World Economic Forum ha riposto l’attenzione con una serie di eventi virtuali, sulla pagina Facebook, in cui si sono affrontati molti aspetti. Ora arriva la notizia che tutti attendevano: anche le Nazioni Unite accendono i fari sui mari del mondo e sul volano economico ad esso connessi e fa scendere in campo un pezzo da 90 come Dona Bertarelli.

Infatti Dona Bertarelli, detentrice del record femminile di velocità nel giro del mondo a vela, filantropa, fautrice della conservazione degli oceani e imprenditrice, è stata nominata Consigliera Speciale per la Blue Economy della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD).

Dona Bertarelli e la Blue Economy

Dona Bertarelli collaborerà affianco dell’UNCTAD alla promozione di un’economia blu sostenibile, in particolar modo nei paesi in via di sviluppo, al fine di assicurare l’utilizzo responsabile e rigenerativo degli oceani, dei mari e delle coste. Essendo l’obiettivo quello di stimolare la crescita economica salvaguardando l’equilibrio degli ecosistemi oceanici.

“Sono lieto di dare il benvenuto in questa importante veste a Dona Bertarelli, una pioniera della conservazione marina e dell’educazione scientifica, e filantropa di lunga data” ha dichiarato il Dr. Mukhisa Kituyi, Segretario Generale dell’UNCTAD.

Il Dr. Kituyi ha aggiunto: “Dona Bertarelli porta all’UNCTAD il suo acume imprenditoriale, la passione per l’educazione e l’emancipazione, il suo approccio innovativo nella gestione degli oceani e la sua visione su come rendere la blue economy sostenibile e applicabile, rivolgendo l’attenzione anche alle generazioni future”.

Il responsabile dell’UNCTAD ha aggiunto che Dona Bertarelli sarà un’esimia consigliera per l’organizzazione, affermando che: “Insieme raggiungeremo le comunità vulnerabili che dipendono dall’oceano con un messaggio di speranza, promuoveremo il loro progresso socio-economico e mobiliteremo l’opinione pubblica internazionale a favore di un uso sostenibile degli oceani e degli ecosistemi costieri”.

Competenza, spirito d’innovazione e capacità di visione

Dona Bertarelli mette le sue competenze, il suo spirito d’innovazione e la sua capacità di visione a servizio di questa nuova carica.

“Sono onorata per questa nomina e grata per l’opportunità che mi viene offerta di partecipare agli sforzi per la creazione di una blue economy sostenibile”, ha dichiarato Dona Bertarelli. “Dipendiamo dall’oceano per tutto: per il sostentamento, il cibo, i trasporti, le attività ricreative, il turismo e persino per l’aria che respiriamo. Ma i nostri oceani sono minacciati, e questo ha un impatto su tutti noi. È giunta l’ora di fare le cose in maniera diversa per preservare gli oceani e, al medesimo tempo, creare un’economia blu sostenibile e rigenerativa, che porti benefici a tutti, per le prossime generazioni.”

Filantropa svizzera di origine italiana, Dona Bertarelli è altresì un’esperta navigatrice. Il suo amore per l’oceano e la vela d’altura l’hanno condotta su tutti i mari del mondo, fornendole l’ispirazione per l’impegno a favore della conservazione degli ambienti marini.

Fermamente convinta che il mondo imprenditoriale abbia il potere di agire per il benessere della società, Dona Bertarelli s’investì nello sviluppo di programmi filantropici ed educativi quando era direttrice esecutiva della Serono, l’azienda farmaceutica che era di proprietà della sua famiglia.

Nel 1998 ha co-creato la Fondazione Bertarelli dove, da dieci anni, guida il lavoro per l’attuazione di politiche in favore della conservazione dell’ambiente marino e della protezione degli oceani, politiche che possono contribuire a salvaguardare i mezzi di sussistenza dei miliardi di persone che dipendono dall’oceano.

A oggi, la Fondazione Bertarelli ha sostenuto la protezione e la conservazione ambientale di oltre 2,7 milioni di chilometri quadrati di oceano.

L’approccio multi-stakeholder di Dona Bertarelli – che unisce scienza, tecnologia ed educazione da un canto e opera con i governi e le comunità locali dall’altro – porterà un immenso valore aggiunto al lavoro dell’UNCTAD per la blue economy.

Perché una blue economy sostenibile è importante?

  • L’uso sostenibile delle risorse oceaniche può aiutare i Paesi in via di sviluppo a incrementare il tasso di occupazione, ridurre la povertà e migliorare la sicurezza alimentare ed energetica, avanzando nel contempo verso l’Obiettivo Globale 14, ovverosia quello di preservare l’interezza della vita subacquea.
  • oltre 3 miliardi di persone, la maggior parte delle quali nei Paesi in via di sviluppo, dipendono dall’oceano per la propria sopravvivenza. Per migliorare la loro qualità della vita e i mezzi di sussistenza, l’UNCTAD sostiene i Paesi in via di sviluppo nel promuovere una blue economy sostenibile, facilitando il miglioramento degli scambi commerciali nei settori basati sugli oceani e aiutando le nazioni a creare e attuare politiche commerciali appropriate.
  • UNCTAD promuove inoltre il BioTrade blu, per garantire catene di valore basate sulla biodiversità sostenibile, e prodotti e servizi di settori basati sugli oceani che aderiscano a criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica concordati a livello internazionale – secondo i principi del BioTrade.
  • Da anni, l’UNCTAD fa pressione sui Paesi per porre fine alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e sostiene gli sforzi per porre termine alle sovvenzioni che sostengono la sovraccapacità della pesca e che contribuiscono direttamente allo sovrasfruttamento dei mari – attualmente, il 31% delle riserve ittiche mondiali è al di sotto dei livelli biologici sostenibili.
  • L’UNCTAD sostiene anche l’eco-turismo, che permette il sostentamento di milioni di persone, soprattutto nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, dove – nella maggior parte delle nazioni – il settore del turismo oceanico rappresenta tra il 30% e il 50% del prodotto interno lordo.
  • La quindicesima conferenza quadriennale dell’UNCTAD, ossia il più alto organo decisionale dell’organizzazione, si terrà alle Barbados, una di queste nazioni, nel 2021.

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