Oceano

C’è più Italia nella VOR, ma questa volta è merito di una triestina

Giovane, forte, carina, esperta con due olimpiadi sulle spalle, l’ultima delle quali da assoluta protagonista. Aviere dell’Aeronautica Militare simpatica e triestina doc: si chiama Francesca Clapcich e realizza un sogno, quello di molti velisti, la Volvo Ocean Race. La triestina Francesca Clapcich è stata confermata con Turn the Tide on Plastic, l’equipaggio misto composto da giovani e guidato dal mito della navigazione oceanica Dee Caffari. E’ la prima velista italiana a prendere parte al giro del mondo a vela in equipaggio dall’edizione 1989/90. Triestina, ventinove anni,una laurea in Scienze Motorie, una lunga esperienza velica e due partecipazioni ai Giochi Olimpici, nel 2012 a Londra nella classe Laser Radial e a Rio 2016 nei 49er FX in coppia con Giulia Conti: questa è Francesca Clapcich, la velista italiana che è stata confermata nell’equipaggio di Turn the Tide on Plastic della skipper britannica Dee Caffari per la Volvo Ocean Race 2017/18. Erano 27 anni che il nostro paese attendeva, dato che l’ultima atleta italiana ad aver preso parte alla regata, nel 1989/90 fu Annabella Bini su Gatorade di Giorgio Falck.

 

Sono felicissima, un sogno che si avvera. Essere la prima italiana dopo tanti anni, fare un’esperienza di questo tipo a meno di trent’anni è incredibile! Dalle classi olimpiche saltare direttamente al giro del mondo è qualcosa di pazzesco.” Ha commentato Francesca dal Portogallo, dove il team si sta allenando in preparazione alla partenza della Volvo Ocean Race, in programma dalla città spagnola di Alicante il 22 ottobre.

 

La velista italiana, che è stata inserita nel gruppo misto 50/50 uomini donne e in grande maggioranza Under 30 -e che quindi con le nuove regole potrà comprendere 10 atleti- pensa che i componenti dell’equipaggio potranno essere a bordo a rotazione e spiega che oltre alla conduzione della barca uno dei suoi compiti sarà quello di occuparsi della dieta e della cambusa, un settore in cui è esperta grazie alla laurea in scienze motorie. Ammette però: “Ho pochissima esperienza su questo tipo di barche grosse. E’ tutto un altro modo di navigare. E ci vuole un po’ di tempo.” Ma dice: “Il mio obiettivo è di imparare il più possibile, fare sempre meglio insieme al team. E’ una cosa molto stimolante.” La Clapcich si augura di: “Finire il giro tutti quanti insieme e di fare una performance all’altezza, dare il massimo. Sicuramente non è un team che parte con l’obiettivo della vittoria assoluta, ma con l’obiettivo di migliorare ad ogni tappa e di cercare di lottare con tutti senza nessun tipo di timore reverenziale.”

 

“Sono felice che abbia deciso di navigare con noi su Turn the Tide on Plastic. Francesca ha un background di vela olimpica e ha un buon feeling con la barca, è anche molto brava a regolare le vele. Non ha mai partecipato a una regata oceanica prima, ma durante la Leg Zero ha fatto esperienza e sono certa che sarà un elemento molto positivo per il team. Francesca ha una buona energia ed è molto determinata e sono contenta che abbia scelto di vivere questa nuova sfida.” Ha detto la skipper britannica Dee Caffari, che guida Turn the Tide on Plastic, il team che porterà intorno al mondo anche un messaggio di grande valenza ambientale, essendo il portacolori della campagna Clean Seas della commissione ambiente delle Nazioni Unite.

 

“Per me è un mito.” Ha detto la velista triestina dell’inglese che è anche l’unica donna ad aver concluso il giro del mondo in solitario e in equipaggio nelle due direzioni (da est a ovest e viceversa). “Navigare con uno dei miti della vela femminile è un onore. La prima volta che sono salita in barca con lei ho provato la sensazione di navigare con un eroe. Poi è molto tranquilla, anche in situazioni un po’ complesse, riesce a mantenere e a trasmettere una grande tranquillità. E’ un grande esempio per tutti.”

Ad aggiungere un tocco di italianità al giovane gruppo di velisti internazionali Lucas Chapman, venticinquenne australiano di nascita e di residenza ma con mamma italiana e doppio passaporto. “Sia Lucas che Francesca sono fisicamente molto forti e hanno voglia di imparare. Lucas è un navigatore istintivo ed è bravo in tutte le condizioni, ha fatto uno sforzo enorme per guadagnarsi questo posto alla Volvo Ocean Race. Ha le qualifiche e l’atteggiamento giusto per entrare a far parte di qualsiasi team.” Ha dichiarato Dee Caffari, mentre sul fatto di navigare con un gruppo misto Francesca Clapcich ha detto:“Penso sarà perfetto. A livello personale mi trovo molto meglio a navigare con un equipaggio misto che con uno solo femminile. Si impara molto di più, tutto da tutti. E anche a livello caratteriale penso che riusciamo a completarci. Per me alla grande!”

 

Oltre a Francesca Clapcich, alla prossima edizione della Volvo Ocean Race sono stati confermati anche Alberto Bolzan e l’italo/argentino Maciel Cicchetti, che navigheranno con Team Brunel guidato dallo skipper olandese Bouwe Bekking.

 

Related Posts