Economia

Cantieri di Lavagna…quanti se e quanti ma

«Le parole non bastano. Per rilanciare i cantieri servono fatti e risorse. Abbiamo ascoltato grandi idee, ma la volontà di metterle in pratica la verificheremo al momento dell’asta». Giuliano Vaccarezza, sindaco di Lavagna, non nasconde i suoi dubbi sull’incontro con Luciano Golinelli, interessato ai Cantieri navali Lavagna. L’imprenditore, di Mantova, si è fatto avanti con il primo cittadino, dopo aver contattato il curatore fallimentare, Maddalena Dal Moro, e ieri (a due settimane dall’asta in programma al tribunale di Milano il prossimo 29 luglio) è stato ricevuto in Comune dal sindaco, dagli assessori regionali Renzo Guccinelli (Sviluppo economico), Giovanni Enrico Vesco (Politiche del lavoro) e da quello provinciale, Paolo Perfigli, titolare della delega allo Sviluppo economico.

«Non c’è un progetto industriale – aggiunge Vaccarezza – non abbiamo visto credenziali. Il passaggio cruciale sarà l’asta». L’imprenditore lombardo, però, è stato intraprendente e ha avanzato anche l’ipotesi di farsi carico della costruzione della Colmata alla foce del fiume Entella, pensata per realizzare spazi industriali e ricavare un’area da destinare al depuratore comprensoriale. «Quel che ci preme – prosegue Vaccarezza – è che l’asta sia vinta da un imprenditore che conosca il suo mestiere e abbia la forza di rilanciare il cantiere». Golinelli spiega di aver puntato su Lavagna per portare in Riviera un progetto calibrato, inizialmente, sull’Olanda e di essere intenzionato a costituire una società per rilevare il cantiere di via dei Devoto, fallito lo scorso 29 gennaio. «Non rappresento una cordata – spiega – Sono da solo anche se ci sono persone disposte a entrare nel progetto. Quello di Lavagna sarà il primo di una serie di interventi. Purtroppo, il bando di gara ci lascia poco tempo». Golinelli parla di rilevare «l’intero pacchetto» e accenna anche ai Cantieri navali liguri di Riva Trigoso, falliti all’inizio di giugno. «Ci sono persone che hanno imbarcazioni da costruire – dice – Io cerco cantieri che possano realizzarle».

A sollevare perplessità è l’autocandidatura di Golinelli a pochi giorni dall’asta. «Gli abbiamo spiegato – spiega il vicesindaco, Mauro Caveri – che la procedura è aperta e può partecipare alla vendita all’incanto presentando un’offerta. Da parte nostra non ci saranno pregiudizi a confrontarci con chi si aggiudicherà l’asta».

Il curatore Dal Moro spiega che la dichiarazione di un fallimento è sempre accompagnata da manifestazioni di interesse. «I curiosi non mancano – sottolinea – Il 29 luglio, però, si vedrà se hanno intenzioni serie».

L’assessore regionale Vesco apprezza «l’ottimo lavoro del curatore» perché «ha rispettato le nostre richieste, conservando l’unitarietà dell’azienda ed è arrivato all’asta in tempi rapidissimi». L’assessore insiste sulla necessità di avere un interlocutore credibile che sappia valorizzare «le potenzialità del cantiere». Sul futuro, infine, annuncia l’intenzione di aprire un tavolo di confronto «subito dopo la vendita all’asta, per garantire un rilancio rapido dell’attività produttiva».

DEBORA BADINELLI

 

Fonte: http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/mega_yacht_e_nautica/2010/07/16/AMnPmPsD-golinelli_scettico_cantieri.shtml

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