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Coppa America? Il solito pasticcio all’italiana

Pubblichiamo questa notizia dell’Ansa sulle indagini avviate per turbativa d’asta sulle 3 cariche più importanti in Campania. Il motivo sarebbe stato quello di aver affidato all’ACM dell’Unione Industriali di Paolo Graziano la gestione dei fondi per la tappa napoletana. L’assurdità è che la “procedura d’urgenza” richiedeva tempestività nella risposta agli organizzatori americani dell’evento e invece la magistratura pretendeva un bando di gara. E’ meglio che in Italia non si facciano più eventi sportivi perché il ritorno d’immagine positiva nel mondo si trasforma in un boomerang mediatico che ci mette nel ridicolo. Ovviamente questa è la semplice opinione della redazione di SailBiz. (Ansa) Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, l’ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e il sindaco della città, Luigi de Magistris, sono indagati dalla Procura del capoluogo campano nell’inchiesta sull’organizzazione della Coppa America. Il reato ipotizzato dai pm e’ turbativa d’asta. A quanto si è appreso, la contestazione dei pm Graziella Arlomede e Marco Bottino si riferisce alla scelta dell’Unione industriali come partner privato dell’Acn, la società che ha gestito le due edizioni della Coppa America che si sono svolte a Napoli: secondo l’accusa, infatti, il partner privato si sarebbe dovuto scegliere con una gara pubblica.

I pm ipotizzano anche il reato di abuso d’ufficio in relazione alla seconda edizione della Coppa America, che si è svolta quest’anno. Il riferimento è all’ingresso nell’Acn della Camera di commercio, che aveva sostituito l’Unione degli industriali: la legge finanziaria del 2008, infatti rileva la Procura – prevede che gli enti territoriali non possano avere partecipazioni in società miste.

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