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D-day 34°America’s Cup…siamo sicuri?

Tutti aspettano il 13 settembre per avere l’anteprima delle grandi novità annunciate da Russell Coutts per la nuova Coppa America di vela, il trofeo sportivo più antico al mondo. Ma siamo sicuri che saranno grandi novità? Rumors danno scontata la scelta dei multiscafi perché in teoria più spettacolari e più televisivi. Ma se così fosse quanti team saranno presenti con un budget milionario pronto entro l’anno? SailBiz esterna le proprie perplessità come sempre pronto ad essere smentito.

BMW ORACLE, detentore della Coppa, e Mascalzone Latino, Challenger of Record hanno annunciato che il 13 settembre sarà presentato un nuovo evento spettacolare e che il nuovo protocollo lo dimostrerà. I multiscafi vengono dati come la formula ideale per rendere l’evento spettacolare, innovativo e televisivo; ma mentre il Defender dichiara di condividere le scelte con tutte le parti in causa, non sembra che tutti gli addetti ai lavori siano effettivamente convinti di questa scelta rispetto ai tradizionali monoscafi.

 

L’America’s Cup è sempre stato un gioco per ricchi in cui il Defender crea regole per massimizzare le proprie chance di rivincere il trofeo. BMW ORACLE ha cercato di attrarre interesse con la promessa di milioni di dollari in diritti TV, ma il timore che la scelta della formula sia legata alla necessità di prendersi un vantaggio competitivo nella ricerca e nello sviluppo tecnologico rispetto ai competitor, lascia pensare proprio che la scelta dei multiscafi sia più legata alla voglia di non perdere il trofeo … proprio come accadde con Alinghi.

Il Defender dichiara che l’audience dell’evento sarà sempre più giovanile e questo giustificherebbe la scelta dei multiscafi, ma il dato di fatto è cheTeam Origin ha già esternato le proprie perplessità, che Azzurra ha appena dichiarato che non sarà della partita, che Team New Zealand si sta preparando alla Volvo Ocean Race e che altri team nicchiano ad annunciare la propria partecipazione.
Il Defender dichiara sempre che grazie ai multiscafi l’evento sportivo potrà competere dal punto di vista dell’audience TV con il Basket, il Rugby, il Cricket (per non parlare di Calcio) ma il dato di fatto che questi eventi di intrattenimento hanno una pianificazione pluriennale regolata da un ente terzo, mentre la Coppa America no.
Il Defender continua a dichiarare che sarà un evento per tutti, ma entro l’anno sia il budget deve essere stanziato che l’iscrizione completata. Come faranno i team che hanno conquistato prima l’interesse dei pochi sponsor disponibili, facendo provare l’emozione dei monoscafi della Louiss Vuitton Cup, dell’Audi Med Cup e del World Match Racing Tour a giustificarsi con il cambio di formula e con una nuova richiesta di budget da stanziare in un periodo di crisi economica?

Ripensando a come Ernesto Bertarelli aveva pensato la nuova America’s Cup, siamo sicuri che importanti novità sono all’orizzonte? La battaglia legale è stata deleteria, ne ha guadagnato solo la tecnologia però oggettivamente la storia a stelle e strisce che stiamo vivendo non sembra lontanissima da quella rosso crociata già vissuta.

E allora riprendendo quanto scritto da un importante sito inglese ci aspettiamo che qualsiasi cosa si decida in pochi saranno felici:

l’America’s Cup è morta, lunga vita all’America’s Cup!!

 

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