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Finale con il brivido per la VOR

Si avvicina il gran finale della settima tappa, ma, quando mancano meno di 200 miglia al traguardo di Lisbona, ogni scenario rimane possibile e il nome del vincitore più incerto che mai. Durante la notte la flotta ha oltrepassato la zona di vento leggero creata dall’anticiclone al largo della penisola iberica, che ha quasi arrestato del tutto la marcia delle sei barche e raggruppandole in sole 25 miglia. Da questa mattina il ritmo è ritornato ad aumentare, alla testa della flotta sempre Abu Dhabi che si è tenuto più a nord degli avversari e combatte “a distanza” con i francesi di Groupama a sud.  Terzo è PUMA e quarto CAMPER, ma il cambio più rilevante è quello di Telefónica che ha tentato la carta “sudista” e si trova a oltre 60 miglia dai leader e poco dietro a Team Sanya. Mentre sale la tensione per un finale che, ancora una volta potrebbe essere al fotofinish, a Lisbona ha aperto le porte il Race Village dove tutti si preparano a ricevere gli equipaggi per questa notte.

Il sistema di alta pressione che staziona al largo della penisola iberica ha tenuto fede alla sua minaccia, frenando quasi completamente la marcia della flotta durante la notte. Ne è risultato l’ennesimo raggruppamento dei sei team, che nel report della mattinata erano concentrati nello spazio di sole 25 miglia, con il leader provvisorio Abu Dhabi in vantaggio di qualche centinaio di metri, seppur con una notevole separazione laterale, dai francesi di Groupama.

Fortunatamente con il passare delle ore, le sei barche sono riuscite a riemergere dall’altra parte di quello che tutti hanno definito un “muro”, e hanno potuto riaccellerare entrando nel flusso degli alisei portoghesi, tanto che i battistrada Abu Dhabi e Groupama a mezzogiorno viaggiavano sul ritmo dei 19 nodi con una ventina di nodi di aria da nord. Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing ha spiegato:
“Dopo una notte di tensione, con poco vento, sembra che siamo riusciti a emergere dall’altra parte del sistema di alta pressione e ad agganciare l’aria, però è presto per cantar vittoria. Adesso siamo più vicini a Lisbona, ma bisognerà vedere chi riuscirà ad avere l’angolo migliore.”

La flotta continua ad essere divisa in due gruppi, a nord Abu Dhabi, PUMA e Sanya mentre a sud si trovano Groupama, CAMPER e Telefónica. La separazione laterale fra la barca più settrentionale, ovvero Sanya e quella più meridionale, Telefónica è di oltre 87 miglia. Al rilevamento di mezzogiorno, il battistrada Abu Dhabi aveva un vantaggio su Groupama di19,9 miglia, pur essendo distante una cinquantina di miglia sull’asse nord/sud. Una distanza che potrebbe rivelarsi determinante nello sprint finale verso il traguardo, poiché la rotazione del vento potrebbe favorire con un angolo meno stretto coloro che si sono tenuti a sud. Una situazione tutt’altro che semplice quindi, in cui gli equipaggi non possono far altro che avanzare e sperare che la loro posizione si dimostri favorita e, nel caso di Abu Dhabi, il vantaggio esiguo sia sufficiente per giungere alla foce del Tago prima dei suoi inseguitori. Alle spalle di primi due si trovano gli americani di PUMA, che nelle ultime ore hanno ceduto terreno e avanzano più lenti di circa 4 nodi, ma che tuttavia hanno un margine abbastanza confortante sul quarto, cioè Camper, di 20 miglia. 


In un collegamento telefonico lo skipper di PUMA Ken Read, questa mattina ha spiegato che: ”Credo avremmo bisogno di un bel salto in avanti su Groupama per farcela, purtroppo. Avranno un angolo migliore per l’ultima parte quindi per ora sembra che saranno più veloci. Abbiamo bisogno di un altro po’ di fortuna per battere tutti e tre quelli a sud. Spero che abbiano meno aria laggiù. Speriamo di non dover strambare, in caso saremmo rovinati. Dobbiamo arrivarci di bordo e con un buon passo, essere furbi e anche un po’ fortunati. Negli ultimi due giorni non ci ha detto benem speriamo che la ruota della fortuna giri per le prossime 12 ore.” Read ha anche confermato che le correnti avranno un ruolo importante, nell’approccio a Lisbona. “Sappiamo qualcosa delle correnti, credo abbastanza, ci sono stato una volta per verificare e Tom Addis le ha studiate bene. Tony Mutter ha navigato tanto qui, ci ha vissuto per un certo periodo di tempo, e ha una buona visione di quel che potremo aspettarci.”

La barca guidata da Chris Nicholson praticamente segue la rotta di Groupama, sebbene 30 miglia dietro, dove all’ultimo rilevamento il vento era dato molto meno intenso, inferiore di sei nodi. A mezzogiorno gli ispano/neozelandesi avevano 52,4 miglia da Abu Dhabi ed erano seguiti da presso da Team Sanya, a sole 3,6 miglia dalla loro poppa. Sesti i leader della classifica generale, gli spagnoli di Telefónica a 8,2 miglia che stanno cercando di recuperare mantenendosi più a sud di tutto il plotone.

Will Owxley, navigatore di CAMPER: “Sapevamo che sarebbe stata una notte lunga e lenta, ma è stata veramente tortuosa. Ci siamo riavvicinati bene a Groupama, potevamo vedere le loro luci di via, ma sono riusciti a sfuggirci. Speriamo che la nuova aria tenga per la maggior parte del giorno. le barche più a nord ci sono entrate prima ma il loro angolo è circa dieci gradi inferiore al nostro. Al momento abbiamo un buon angolo e speriamo ci permetta di farci sotto. Groupama è in una buona posizione, quindi avremmo bisogno che il vento calasse per raggiungerli. Abu Dhabi ha un buon vantaggio da usare, se le cose dovessero rimanere così potremmo riuscire a prendere PUMA.Ci sono ancora un po’ di cose su cui poter giocare…”

Le ultime previsioni indicano che la prima barca dovrebbe giungere sul traguardo verso la mezzanotte di oggi (ora italiana, le 23 in Portogallo). Secondo il meteorologo della Volvo Ocean Race Gonzalo Infante, con il passare delle ore le barche più dietro dovranno fare i conti anche con una corrente contraria piuttosto intensa, di 2/4 nodi, che potrebbe rallentarli notevolmente e dare vita a un arrivo lento e difficile. Potrebbe essere una lunga notte d’attesa. Attesa, non solo per conoscere l’identità del vincitore della settima frazione anche per le possibili variazioni della classifica generale, che stando così le cose potrebbe subire una vera rivoluzione. Ricordiamo che fra il primo e il quarto del tabellone ci sono soltanto 14 punti di differenza e che i punti assegnati per la vittoria di tappa sono 30, 25 vanno al secondo, 20 al terzo, 15 al quarto, 10 al quinto e 5 al sesto classificato.

Intanto a Lisbona è stato inaugurato ufficialmente le porte il Race Village nella zona della Doca de Pedrouços, ai piedi del celeberrimo ponte 25 Aprile, che resterà aperto al pubblico fino al prossimo 10 giugno, quando la flotta farà rotta verso Lorient, per la ottava tappa.

 

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