Oceano

La pirateria è anche un business da combattere per la VOR

Il piano anti pirateria della Volvo Ocean Race prevede che la flotta sia trasportata da navi armate da un porto sicuro e tenuto segreto dell’oceano indiano e riprendano la regata da un punto della costa di Sharjah nella parte settentrionale degli Emirati Arabi, a un giorno di navigazione dalla linea del traguardo di Abu Dhabi. Gli organizzatori della regata hanno annunciato lo scorso agosto che il percorso della seconda e terza tappa sarebbe stato ridisegnato a causa dell’aumentato rischio di attacchi di pirateria nell’oceano indiano. A pochi giorni dalla partenza della seconda tappa da Città del Capo, prevista per domenica 11 dicembre, per la prima volta il direttore di regata Jack Lloyd ha reso pubbliche parti del piano. I sei team lasceranno Città del Capo come previsto e saranno coperti dalla cartografia elettronica normalmente fino a un determinato punto dell’oceano indiano, dopo di che i dettagli sulla posizione delle barche saranno nascosti al pubblico, finché non raggiungeranno un porto sicuro. In tale porto, le barche verranno caricate su una nave protetta da guardie armate e dotata di altre misure di sicurezza per essere trasportate verso il nord degli Emirati. Per garantire la loro incolumità, tutti i velisti, i componenti degli shore team e le persone dell’organizzazione non viaggeranno sulla nave.

Una volta scaricate, il comitato organizzatore deciderà da dove farle ripartire con esattezza, per un percorso corto sprint verso Abu Dhabi, che accoglierà l’evento da 31 dicembre al 14 gennaio.

Il sistema di punteggio è stato modificato in modo che l’80% dei punti della seconda tappa vengono assegnati nel tratto da Città del Capo al porto sicuro e il restante 20% nello sprint per Abu Dhabi. Per la terza tappa, l’operazione verrà ripetuta ma inversamente, cioè con uno sprint da Abu Dhabi alla partenza della tappa. Le barche saranno di nuovo caricate su una nave e portate in un porto sicuro da cui navigheranno normalmente verso l’arrivo di Sanya, in Cina.

Il Race Director Jack Lloyd ha dichiarato: “E’ un peccato essere stati costretti a prendere queste misure, ma abbiamo seguito il consiglio di professionisti in tutto il processo decisionale. La regata rimane un vero giro del mondo e crediamo di aver trovato un sistema di punteggio equo che contribuirà a rendere lo sprint verso Abu Dhabi interessante. Tutti i team comprendono la situazione e ci hanno garantito il loro completo supporto.”

Jack Lloyd e Knut Frostad, il CEO della regata, hanno lavorato in stretta collaborazione con la società Dryad Maritime Intelligence e con diverse agenzie governative fra cui la European Union Naval Force Somalia (EUNAVFOR), UK Maritime Trade Operations (UKMTO) e il Maritime Security Centre, Horn of Africa (MSCHOA) come pure con la federazione internazionale della vela, l’International Sailing Federation (ISAF).

Frostad ha affermato che la sicurezza è sempre stata la priorità numero uno nelle zone di mare più colpite dal fenomeno della pirateria. “La pirateria è una minaccia per tutta la regata e i provvedimenti che abbiamo preso sono concepiti per mantenere i velisti, gli shore team e le barche più sicuri possibile, pur preservando l’aspetto competitivo della regata. Con questa soluzione avremo ancora un arrivo interessante ad Abu Dhabi come previsto, mantenendoci però alla larga dalle acque più pericolose del corridoio dell’Africa orientale.”

La pirateria rappresenta un business ben organizzato e molto redditizio. Si è diffuso in una vasta area al largo delle coste della Somalia. Secondo i dati forniti da Dryad Maritime Intelligence, nel solo 2010 sono state rapite dai pirati 1.181 persone. Graeme Gibbon Brooks di Dryad ha detto che le operazioni dei pirati nella parte orientale dell’oceano indiano sono state notevolmente ridotte. “Questo fattore, insieme a una pianificazione molto attenta ha ridotto la probabilità di incontri al minimo possibile ma, tuttavia, anche se le probabilità sono piccole, l’impatto di un attacco qualora dovesse accadere è molto alto.”

Come Abu Dhabi, anche la località cinese di Sanya ospita la regata per la prima volta, la città turistica della provincia di Hainan aprirà il Race Village dal 4 al 19 febbraio prossimi.

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