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La straordinarietà del titolo Rolex Award Sailor of the Year per Gradoni

Non tutti hanno percepito quanto importanza abbia il titolo conquistato dal giovane romano Marco Gradoni. Tutti i giornali hanno celebrato l’evento, alcuni prestigiosi anche non capendone il significato e facendo una gaffe clamorosa nella sua definizione, ma pochi hanno la consapevolezza di quale volano potente potrebbe diventare la vittoria prestigiosa di questo incredibile quindicenne. Marco potrebbe essere un magnifico testimonial per la vela italiana nelle scuole in termini di promozione di questo sport, ma anche di eccellenza e mentalità vincente per le imprese italiane. Oltre ad una carriera luminosa che sarà celebrata nell’Olimpo solo se vincerà una medaglia olimpica, leggere il suo nome vicino a tutti i predecessori, fa venire i brividi. Gente del calibro di Ben Ainslie (oggi a capo di Ineos Britain) oppure Torben Grael (inutile elencare i trofei in tutte le discipline della vela moderna) Peter Burling (skipper di Emirates Team New Zealand) e ultima ma non ultima Alessandra Sensini che ha ottenuto il riconoscimento alla sua quarta medaglia olimpica. Questi nomi per non citare, Sir Peter Blake, Sir Russell Coutts, Robert Scheidt, e altri.

Quindi questa vittoria deve essere celebrata adeguatamente non solo dalla Federazione Italiana Vela, come spot di promozione della vela stessa, ma anche dal Comitato Olimpico Italiano perché Marco è stato il simbolo della determinazione per la conquista di ben 3 titoli mondiali consecutivi, ma anche per il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (MIUR) perché questo ragazzo, studente, non ha mollato neanche negli studi. Volendo essere molto naif, il nome Marco Gradoni può essere di promozione anche per il mondo di Confindustria, perché rappresenta l’eccellenza delle determinazione italiana.

2018 Optimist Worlds, Cyprus – © Matias Capizzano

Insomma è un augurio speciale al giovane talento a non perdersi nei fumi del successo per dimostrare a tutto il mondo di quale pasta sia fatta lo stereotipo del DNA italiano: passione, voglia, determinazione, concentrazione, costanza e perché no anche sfrontatezza nel conquistare un Guinness World Record, unico minorenne a vincere 3 titoli mondiali, primo minorenne a conquistare il Rolex Award.

E allora lasciamoci alle emozioni leggendo chi è Marco Gradoni, cosa ha pronunciato alla vittoria e scorrendo i nomi dei suoi predecessori.

MARCO GRADONI: LE PRIME DICHIARAZIONI

Non ho parole, voglio prima di tutto ringraziare mia madre. E’ una persona speciale per me. Voglio ringraziare la Classe internazionale Optimist che mia ha dato la possibilità di essere qui, i miei amici e la giuria che mi ha votato“.
È un sogno diventato realtà essere seduti qui in Bermuda con i migliori velisti del mondo. È qualcosa di veramente straordinario per me. L’elenco dei precedenti vincitori sono le persone più famose della vela e stare con loro è incredibile, ma so che devo rimanere concentrato sui miei obiettivi perché questo è importante. Sono senza parole perché questo è un sogno diventato realtà. Dal 2017 – ha aggiunto Marco – ho lavorato molto e ho cercato di rimanere concentrato. Ogni giorno pensavo a dove dovevo migliorare, studiare e fare le cose al mio livello migliore e funzionava. Adesso inizia la stagione sul 29er, una barca in doppio e spero vada nel migliore modo possibile“.

MARCO GRADONI: CHI E’ IL TALENTO ROMANO

2017 Optimist Worlds, Thailand
© Matias Capizzano

Nato a Roma nel 2004, Marco ha iniziato l’attività velica all’età di 7 anni a Fano, città di origine del papà, dove ha frequentato il suo primo corso di vela estivo al Club Nautico Fanese. Dopo i primi passi durante l’estate, ha deciso di avvicinarsi allo sport della vela che pratica presso il Tognazzi Marine Village ASD, circolo velico romano con base nautica fra il Villaggio Tognazzi e le dune di Capocotta. Qui Marco ha incontrato il suo allenatore Simone Ricci che lo ha guidato durante l’attività sportiva sull’Optimist. Nel 2016, a soli 12 anni, ha partecipato al suo primo Campionato Mondiale a Villamoura, in Portogallo, dove ha concluso al quarto posto. Nel 2017 ha messo a segno un ottimo primo posto in Tailandia, riuscendo a confermare il risultato a Cipro l’anno successivo. Il 2019 è stato però il coronamento di una carriera sportiva in Optimist davvero eccezionale con la vittoria di ben 14 manifestazioni nazionali e internazionali e il terzo titolo iridato ad Antigua, un risultato che l’ha portato a segnare la storia della vela giovanile essendo l’unico ad aver vinto per tre volte il campionato mondiale nella classe Optimist. Questa eccellente stagione sportiva l’ha portato oggi ad essere “incoronato” da World Sailing, la federazione internazionale della vela, World Sailor of the Year 2019.

2018 Optimist Worlds, Cyprus – © Matias Capizzano

ROLEX AWARD SAILOR OF THE YEAR
I VINCITORI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI

2018 Pavlos Kontides (CYP), Carolijn Brouwer (NED) & Marie Riou (FRA)
2017 Peter Burling (NZL), Marit Bouwmeester (NED)
2016 Santiago Lange (ARG), Hannah Mills & Saskia Clark (GBR).
2015 Peter Burling & Blair Tuke (NZL), Sarah Ayton (GBR)
2014 James Spithill (AUS), Martine Grael & Kahena Kunze (BRA)
2013 Mat Belcher (AUS), Jo Aleh & Polly Powrie (NZL)
2012 Ben Ainslie (GBR), Lijia Xu (CHN)
2011 Iker Martinez & Xabier Fernandez (ESP), Anna Tunnicliffe (USA)
2010 Tom Slingsby (AUS), Blanca Manchon (ESP)
2009 Torben Grael (BRA), Anna Tunnicliffe (USA)
2008 Ben Ainslie (GBR), Alessandra Sensini (ITA)
2007 Ed Baird (USA), Claire Leroy (FRA)
2006 Mike Sanderson (NZL), Paige Railey (USA)
2005 Fernando Echavarri & Anton Paz (ESP), Ellen MacArthur (GBR)
2004 Robert Scheidt (BRA), Sofia Bekatorou & Emilia Tsoulfa (GRE)
2003 Russell Coutts (SUI), Siren Sundby (NOR)
2002 Ben Ainslie (GBR), Sofia Bekatorou & Emilia Tsoulfa (GRE)
2001 Robert Scheidt (BRA), Ellen MacArthur (GBR)
2000 Mark Reynolds & Magnus Liljedahl (USA), Shirley Robertson (GBR)
1999 Mateusz Kusznierewicz (POL), Margriet Matthijse (NED)
1998 Ben Ainslie (GBR), Carolijn Brouwer (NED)
1997 Pete Goss (GBR), Ruslana Taran & Elena Pakholchik (UKR)
1996 Jochen Schümann (GER), Lai Shan Lee (HKG)
1995 Russell Coutts (NZL), Isabelle Autissier (FRA)
1994 Peter Blake (NZL) & Robin Knox-Johnston (GBR), Theresa Zabell (ESP)

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