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NauticSud cerca sponsor a Pontida

Su Il Mattino del 7 febbraio è apparso un articolo molto appassionato sul tema del NauticSud, il salone nautico di Napoli che fino a pochi anni fa era un riferimento per il Sud Italia. Oggi invece il responsabile Lino Ferrara polemicamente si appella alle istituzioni del Nord per poter realizzare l’evento che pare non interessare alle istituzioni del Sud.

Il Mattino – 7 febbraio 2011 – Tullio De Simone «Lancio un appello a Berlusconi, Bossi e Micciché per chiedere di essere colonizzati ed annessi al resto d’Italia, qui non abbiamo riferimenti politici, Caldoro quando mi incontra dice sempre che ci dobbiamo sedere attorno ad un tavolo per parlare del ”Nauticsud”, ma il 12 marzo è ormai vicino e niente si muove ancora. Io invoco normalità, invece mi ritrovo ancora a fare il questuante….». La provocazione prima, l’aperta dichiarazione di sfiducia alle istituzioni locali dopo, quindi il grido d’allarme finale: sono questi gli ingredienti del cocktail al sapore di polemica e di delusione agitati da Lino Ferrara, patron del Salone Nautico da nove anni e presidente dell’Unione nazionale armatori da diporto. La sua è una provocazione con tanto di richiesta ufficiale, avanzata a mezzo raccomandata alle tre rappresentanze leghiste, ovvero Regione Valle d’Aosta, Provincia di Belluno e Comune di Pontida, in pieno feudo del Senatur. E altrettanto provocatoria anche la campagna pubblicitaria fatta sui media che ha indotto lo sponsor a ritirare subito il nome.

 «Sono fiducioso, attendo il loro patrocinio alla prossima fiera alla Mostra d’Oltremare, conosco la lungimiranza della Lega Nord. In Campania si respira ancora aria di prima Repubblica…». È un fiume in piena, Lino Ferrara, «il Nauticsud ha una tradizione quarantennale alle spalle», e punta il dito sulle «promesse non mantenute», a cominciare dall’auspicato tavolo istituzionale per il calendario eventi della città. «Sinora l’unico sostegno serio e convinto – incalza l’imprenditore napoletano – l’ho ricevuto da Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli, che viene dal mondo dell’impresa e che non ha trascorsi da «scienziato» come il professor Vetrella che, invece, non ha mai preso cognizione del fatto che finanziare fiere in Italia e all’estero dovrebbe essere un’azione del suo assessorato regionale alle Attività produttive». La goccia che fatto traboccare il vaso della sua pazienza è stata la delibera regionale n.832 del 26 novembre scorso (su sviluppo e promozione del turismo) firmata dall’assessore De Mita, nonchè vicepresidente della giunta regionale, «con la quale ha deciso un impegno di due milioni di euro – tuona Ferrara – per il primo semestre 2011 per finanziare con i soldi di tutti i contribuenti le fiere di pochi privati.

Ovvero vengono sostenute tutte fiere all’estero e le uniche due che si svolgeranno in Campania, BMT e Thermalia, sono organizzate dallo stesso soggetto, cioè il vicepresidente della sezione turismo dell’Unione Industriali». E ancora: «Non sono bastati convegni e inviti a Capri e a Cannes, un centinaio di incontri e di telefonate con chi di dovere, sono molto deluso – ha sottolineato Ferrara – La svolta politica non ha dimostrato di saper esprimere una classe dirigente capace di interpretare le esigenze del territorio. L’unica mia speranza è Caldoro che sembra attento alle dinamiche economiche della regione. La risorsa mare è e resta di fondamentale importanza per Napoli, il turismo nautico genera indotto: se i nostri politici non capiscono queste cose ben venga la Lega Nord»

Fonte: Il Mattino

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