Economia

Nuovi segnali per nautica toscana

  Il mare e la navigazione fanno parte del Dna della Toscana e in particolare di Pisa, con il suo passato di repubblica marinara e prima ancora di vitale sbocco al mare per il commercio e la costruzione stessa delle navi. E’ a questi cromosomi che si riallaccia il sistema nautico toscano, un settore che grazie all’innesto su una tradizione radicata di innovazioni tecnologiche di processo, prodotto e gestione ha saputo conquistare posizioni di eccellenza sul mercato internazionale. E’ questa la convinzione del vicepresidente della Regione Toscana, che fa riferimento in particolare alla mostra “Vele e barche, volti e storie di mare” che sarà inaugurata a Pisa nella sede della Navicelli spa il 26 giugno prossimo, e sarà preceduta da una tavola rotonda su “Nautica, territorio e sostenibilità”.

Dopo anni di crescita a due cifre, soprattutto nella produzione delle megaimbarcazioni, la crisi non ha risparmiato la nautica toscana e il suo vasto indotto, contraendo le commesse in tutti i segmenti della produzione. Ma i momenti critici, secondo il vicepresidente, possono trasformarsi in occasioni di nuove opportunità, e dare impulso a nuovi orientamenti. E’ questa la strada imboccata dalla Regione Toscana, che sta aiutando gli imprenditori del settore a trovare nuove vie di sviluppo sostenibile per raggiungere obiettivi di innovazione e di mantenimento della capacità competitiva.
Occorre far leva sull’eccellenza della produzione toscana, sui suoi livelli di professionalità e di saper fare, puntando a mantenere l’occupazione e rafforzando tutte le tappe della filiera, senza tralasciare l’utilizzo delle possibilità offerte dall’Osservatorio regionale della nautica, dalle scuole per equipaggi e dalla promozione a tutti i livelli della formazione profess ionale. A questo punta anche il network, costituito dalla Regione e dalla province costiere toscane, dei centri e delle strutture di servizi qualificati per il trasferimento tecnologico e l’innovazione della nautica, a cui partecipa anche la Navicelli spa di Pisa. Né va dimenticata secondo il vicepresidente una delle azioni strategiche previste dal Pit, il Piano di indirizzo territoriale della Regione, che riguarda il consolidamento della connessione diretta tra darsena pisana, canale dei Navicelli e porto di Livorno e che insieme al recupero dell’area e alla valorizzazione del canale servirà da volano per lo sviluppo dell’intero Litorale Pisano, consolidando la vocazione alla nautica di Pisa.
Secondo il vicepresidente regionale, dal distretto toscano della nautica giungono anche segnali di accresciuta attenzione nei confronti della questione ambientale e della sostenibilità, in particolare da una realtà come quella della costa pisana contrassegnata da un equilibrio delicato tra ambiente naturale e attività economiche, tra il Parco regionale di Migliarino-San -Rossore-Massaciuccoli e l’area per la nautica di Boccadarno e lo stesso Canale dei Navicelli.
Le politiche ambientali hanno un ruolo strategico e rappresentano uno dei principali presupposti per lo sviluppo equilibrato e sostenibile dell’economia costiera; e non si puòparlare di sviluppo equilibrato e sostenibile dell’economia costiera senza una gestione integrata della costa e dell’ambiente marino. Anche su questo fronte la Regione si impegna attivamente. Tra l’altro è capofila con l’Arpat del progetto Giohna di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia (stanziamento complessivo 2,5 milioni) che ha come obiettivo l’elaborazione di un modello condiviso per la gestione integrata della fascia costiera a favore della conoscenza e della tutela degli ecosistemi marini e la valorizzazione del Santuario dei Cetacei.

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