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Partita la kermesse del Salone Nautico

Si è aperto stamattina alla Fiera di Genova il 52° Salone Nautico Internazionale. Mentre a festeggiarne l’apertura sfilavano nave Vespucci e The Maltese Falcon di Perini Navi, gioielli della marineria e della cantieristica italiana di ieri e di oggi, un’altra sfilata, quella degli imprenditori e dei lavoratori della nautica, manifestava il profondo disagio del settore con cartelli e striscioni. Dopo la cerimonia dell’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale sulla terrazza del padiglione B, al Fieracongressi si è svolto il talk show inaugurale, una delle novità dell’edizione 2012. Condotto da Andrea Cabrini, direttore di Class Tv Msnbc, è stato preceduto dall’intervento del sindaco di Genova Marco Doria e ha visto un serrato e inedito confronto fra operatori, istituzioni e pubblico.

“E’ necessario un grande sforzo di elaborazione collettiva che veda protagonisti accanto alle istituzioni tutti gli operatori del settore: In questo modo sarà possibile garantire una prospettiva alla nautica e quindi anche al nostro Paese”, ha esordito il sindaco. “La nautica e il Salone – ha sottolineato– rappresentano la cultura del saper fare, la città cerca in questo  momento di fronteggiare l’emergenza proprio attraverso le sue eccellenze, il Salone Nautico lo è”. Per Sara Armella presidente di Fiera di Genova Spa, il cambiamento del Salone è già partito: “Quest’anno il Salone è già diverso, rafforzato nelle azioni di internazionalizzazione e di incoming. E’ stato importante mantenerlo compatto, evitando separazioni che avrebbero potuto minarne la qualità e la completezza. Per le prossime edizioni potenzieremo ulteriormente le iniziative dedicate all’internazionalizzazione, supportando Ucina in collaborazione con Ice e Liguria International, per dare nuovi sbocchi alle aziende espositrici. Il Salone del futuro sarà più leggero come costi e allestimenti, sull’esempio di quello che è stato fatto per le aziende della vela quest’anno. Teniamo comunque presente che i costi delle aree incidono solo per il 20% sull’investimento complessivo degli espositori e che fino a qualche anno fa le stesse aziende a Genova avevano scelto soluzioni di allestimento onerose che non sono più sostenibili. E’ del resto una strada che hanno già avviato in occasione di partecipazioni ad altri eventi e che va attuata anche a Genova ”  ha proseguito il presidente.

Per quanto riguarda invece il mercato fieristico nel suo complesso Armella ha ricordato la necessità di una razionalizzazione del sistema e di un piano coordinato di promozione Italia all’estero che riduca la frammentazione delle azioni. Il presidente di Ucina Confindustria Anton Francesco Albertoni ha dichiarato: “Ci aspettiamo che l’esecutivo in carica, in qualità di governo tecnico, non voglia rimandare i provvedimenti da noi richiesti: supporto nella valorizzazione e diffusione di una cultura del mare, creazione di un registro telematico delle immatricolazioni, ottimizzazione delle procedure relative ai controlli in mare, oggi affidate e ben 7 diversi corpi, e revisione dei parametri del nuovo redditometro applicato alla nautica”:

“Oltre ai provvedimenti concreti – ha continuato Albertoni – chiediamo un segnale di vicinanza culturale: il Governo apra le scuole alle discipline nautiche”. Burlando ha chiuso accennando al piano regionale della costa: “Intendiamo fermarci con la costruzione di nuovi porticcioli. Completeremo la realizzazione di quello di Pietra Ligure con il recupero dell’area dell’ex cantiere Rodriquez e poi tutto l’impegno sarà indirizzato a riempire i porti esistenti”.

Il viceministro alla Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia ha solidarizzato con i lavoratori della nautica presenti in sala con uno striscione con la scritta “Il lavoro in prima fila”. “Sono venuto qui non per assolvere a un mero dovere istituzionale, ma per parlare con voi e per cercare di risolvere insieme i problemi del comparto”. Fra i provvedimenti varati recentemente a sostegno del settore Ciaccia ha ricordato la nuova legge sui porti che prevede che le Autorità portuali destinino spazi specifici, magari sottoutilizzati per le funzioni commerciali o comunque idonei, alla portualità turistica.
“Stiamo lavorando – ha ricordato Ciaccia – per sburocratizzare il settore, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate per operazioni come il cambio di bandiera e per l’introduzione dell’esame informatizzato a quiz della patente nautica. Stiamo per rendere operativa in Italia la direttiva 2010/65 per snellire le formalità di arrivo e di partenza dei maxiyacht. Fondamentale sarà il gruppo di lavoro appena costituito con il Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera per avviare il processo di informatizzazione della banca dati del naviglio, il cosiddetto PRA delle barche, il cui server è stato recentemente collaudato”. L’informatizzazione di questi dati aiuterà a ridurre i controlli delle imbarcazioni dal momento che le forze di polizia potranno svolgere alcuni controlli utilizzando la banca dati. “Entro dieci giorni – ha concluso Ciaccia – verrà presentato un disegno di legge con la richiesta di delega al Governo per la revisione del codice della navigazione per la parte che riguarda l’Autorità marittima”.

Tra gli interventi più apprezzati quello di Riccardo Monti, direttore dell’Agenzia Ice che ha ricordato come martedì prossimo verrà presentato al presidente del Consiglio Mario Monti un piano nazionale sul turismo che contiene un lungo capitolo dedicato alla portualità e al turismo del mare. “Stiamo facendo un grande sforzo insieme al Ministero dello Sviluppo economico – ha aggiunto – per attirare investimenti esteri in italia. Ci sono sette, otto significative manifestazioni di interesse per cantieri italiani, credo che l’esempio arrivato da Ferretti Group sia da seguire”. Applausi anche per l’iniezione di ottimismo arrivata dall’imprenditore Oscar Farinetti (Eataly) che pur dichiarandosi totalmente inesperto di nautica ha invitato ad accelerare i tempi per il rilancio del settore, ricordando le grandi capacità di reazione delle aziende italiane.

All’inaugurazione ha partecipato anche il sottosegretario alla Difesa Filippo Milone e il ministro dei trasporti e dei lavori  pubblici albanese Sokol Olldashi.

 

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