Economia

“Una vela per amica”…dal volley alla vela

Nei giorni scorsi la Fenice volley, squadra di pallavolo che milita nella serie A2 insieme alla Provincia di Isernia hanno presentato un progetto per l’integrazione dei ragazzi diversamente abili. L’’iniziativa ribattezzata “Un Pallone per Amico” è  un progetto ideato dalla Cooperativa Lai, con l’agenzia ASCOS, la Fenice volley Isernia e la Provincia di Isernia. La domanda che un incauto lettore potrebbe porsi è : vela e volley in cosa sono simili? Allo stato attuale ancora nulla, ma nell’organizzazione di eventi velici, in cui c’è sempre un gran bisogno di volontari,  perché non si è mai messa in atto un’iniziativa analoga?

Il presidente della Fenice Volley, Domenico Cicchetti ha dichiarato che l’entusiasmo dei ragazzi della Cooperativa Lai (Lavoro Anch’Io) è contagioso.  Il numero uno della compagine biancazzurra e il presidente isernino si sono detti entrambi felici per aver permesso a cinque ragazzi diversamente abili della cooperativa sociale di entrare a tutti gli effetti a far parte dello staff della Fenice Volley. Questi ragazzi, infatti, effettueranno per le prossime gare casalinghe della squadra molisana servizio di bordo campo in quello che, si spera, possa essere uno degli eventi apripista alle politiche di inclusione sociale attuate attraverso lo sport per le persone meno fortunate.

“Questo è un progetto in cui ho creduto molto – ha dichiarato Mazzuto – perché sono certo dell’enorme potenziale dello sport: lo sport è aggregante, positivo ed è un collante sociale. Per i ragazzi della Lai questa sarà un’autentica missione: d’ora in avanti contribuiranno fattivamente al risultato della Fenice Volley; del resto, non abbiamo dubbi sull’impegno che metteranno nel loro lavoro. Personalmente, credo che questa nuova iniziativa sia gratificante per i ragazzi perché in grado di donare loro un sorriso e, al contempo,  rappresenta senza ombra di dubbio una forma di sostegno ai loro familiari”.

“Sono convinto che sapranno svolgere il ruolo loro assegnatogli con grande destrezza, perché questi ragazzi non sono come noi, sono meglio di noi e da loro non possiamo che apprendere – dichiara il presidente Cicchetti –  Abbiamo, pertanto, l’obbligo morale ma anche la reciproca esigenza di stare assieme, condividendo tante nuove esperienze. Del resto lo sport è uno strumento stimolante, che accresce l’autostima, che rende protagonisti e indispensabili. Do il benvenuto a tutti voi, ragazzi della Lai, nella Fenice Volley Isernia”.

L’iniziativa ci sembra lodevole e sinceramente la consideriamo replicabile nella vela. Troppo spesso si parla di solidarietà ma si pratica poco. Qualche anno fa l’onlus Handy Cup organizzava una regata tirrenica che coniugava integrazione e divertimento per tutti, ma del progetto Fenice ci piace che questi ragazzi sono a contatto con i campioni. Ecco perché ci auguriamo che in questa stagione almeno uno Yacht Club nell’organizzare qualche evento valuti la possibilità di avviare un’iniziativa analoga che la renderebbe di forte impatto mediatico ma soprattutto di forte legame con le istituzioni. Spesso si legge che la vela è integrazione … quindi?

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