Altura

Una Rolex Middle Sea Race da vento leggero

La Rolex Middle Sea Race, classica regata d’altura di 606 miglia nautiche che prenderà il via domani sabato 20 ottobre, continua a esercitare il suo fascino anche alla sua sesta decade. Il Royal Malta Yacht Club (RMYC), organizzatore dell’evento, prevede che il numero di partenti quest’anno supererà il record di 78 barche che nel 2008 parteciparono al 40° anniversario del debutto della regata. E’ una testimonianza dell’eccezionale richiamo e reputazione di questo evento fondato nel 1968 e sponsorizzato da Rolex sin dal 2002.


Più di 80 barche sono attese alla 33esima edizione della regata, che accoglie yacht da 19 paesi e territori diversi, tra cui Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Gibilterra, Irlanda, Italia, Malta, Monaco, Russia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Regno Unito. “Quest’anno la Rolex Middle Sea Race si prospetta magnifica,” ha dichiarato entusiasta il Commodoro del RMYC, Godwin Zammit. “Ci sono molte più barche di quanto ci aspettavamo. Ottantacinque yacht sono arrivati ​​a Malta e sono già registrati. Si tratta di una flotta internazionale con un grande contingente russo, 12 barche dalla Gran Bretagna e 29 partecipanti italiani.”

Esimit Europa 2 è la barca più grande e in base ai risultati passati, la più veloce della flotta. Il Maxi di 30.48 metri/100 piedi spera di diventare il primo yacht dopo Benbow di Enrico Recchi (1975-77) a conquistare i line honours (la vittoria in tempo reale, ndr) per il terzo anno di fila. E’ un premio ambizioso per il proprietario Igor Simcic e lo skipper Jochen Schümann, il cui altro obiettivo è battere il record di regata, privilegio attualmente appartenente al 27.43m/90 piedi Rambler di George David (USA). Superare il tempo di Rambler di 47 ore, 55 minuti e 3 secondi si è rivelato un compito insormontabile negli ultimi cinque anni. Quando Rambler divenne il quinto yacht nella storia a segnare il miglior tempo, ridusse di ben 17 ore il precedente record fissato nel 2000 da Zephyrus IV (USA) di Robert McNeil. Un’altra riduzione del tempo record appare remota, come ha confermato l’esperto navigatore di Esimit Europa 2, Juan Vila: “Un record di regata nel 2012 è molto improbabile dato che le previsioni indicano condizioni leggere. Cercheremo di portare il minimo peso possibile a bordo.”

Esimit Europa 2 sicuramente teme la forma e le potenzialità dei Mini Maxi di 21.94m/72 piedi Ran 2 (GBR) e Stig (ITA), ma probabilmente solo un grave danno alle attrezzature potrà privare l’equipaggio pan-europeo della loro terza vittoria in tempo reale. La sfida per diventare il vincitore in assoluto della regata sarà invece molto più aperta, in gran parte determinata dalle condizioni prevalenti del vento, come perfettamente dimostrato dalla serie di barche che hanno vinto negli ultimi anni: da Rambler (2007) e il Mini Maxi di 20.72m/68 piedi Alegre (2009, GBR), fino al 15.9m/52 piedi Lucky (USA, 2010) e due barche di circa 13m/40 piedi: Spirit of Adhoc (FRA, 2008) e il vincitore dello scorso anno Artie, la prima barca maltese a vincere il premio overall in quasi un decennio. Per Artie e molti altri sfidanti maltesi, garantire che la Rolex Middle Sea Race Trophy rimanga sull’isola sarà un’impresa difficile; impresa riuscita solo una volta nella storia della manifestazione.

Lo yacht più piccolo della flotta è il 9.7m/31.82 piedi Visconte (ITA) mentre il Carter 55 Kohinoor (GER) costruito nel 1971 e lo Swan 48 Snow Wolf (GBR) del 1974, sono tra gli iscritti più vecchi. Il regatante più esperto è senza dubbio Arthur Podesta che ha partecipato a ogni edizione della regata. “Non c’è confronto tra la prima regata nel 1968 e oggi,” ha spiegato Podesta, che possiede e timona il 13.71m/45 piedi Elusive (MLT). “Anche il percorso è diverso, poiché si circumnavigava la Sicilia in senso orario.  Le barche, le vele e le loro potenzialità sono cambiate e il livello della competizione è aumentato.”

Il percorso della Rolex Middle Sea Race è quasi unico nell’ambito delle regate d’altura, poiché inizia e finisce nello stesso luogo. Gli equipaggi percorreranno un giro in senso antiorario della Sicilia e intorno a una miriade di altre bellissime isole. “E’ una regata magnifica e le condizioni cambiano continuamente,” aggiunge Vila. “Decidere quale rotta seguire, su quale costa stare e dove cambiare è cruciale.”

Sebbene le condizioni previste siano leggere per gran parte della settimana, la natura complessa del percorso della Rolex Middle Sea Race offre sempre molte sorprese. Tutto è pronto per la prossima puntata di questa sfida in mare aperto, con la partenza da Grand Harbour, a Valletta, prevista alle 11:00 CEST.

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