Nel frattempo il piccolo villaggio di Saint-Malò, sulla costa bretone della Francia, sembra non riuscire a contenere la folla di turisti, curiosi e appassionati che hanno già letteralmente invaso le banchine, ammirano le imbarcazioni ormeggiate all’inglese lungo i pontili, chiedono autografi e salgono a bordo degli scafi. Dai grandi catamarani di 60 e 50 piedi, agli Imoca 60, tutta la grande vela oceanica è radunata in questo piccolo paesino della Bretagna, dove le maree arrivano a superare i 13.00 metri e lo scenario che si offre agli occhi cambia ogni giorno.
Andrea Mura racconta: “Mi avevano parlato dell’atmosfera che si respirava a Saint Malò, prima della partenza della Route du Rhum, ma mai avrei immaginato una situazione del genere. Posso definirmi un veterano delle regate, ma nonostante ciò sono letteralmente allibito dalla quantità di visitatori che ogni giorno raggiungono le banchine. La regata occupa le prime pagine dei principali quotidiani francesi, e i curiosi ci riempiono di domande, sono realmente interessati anche ai dettagli più tecnici della barca.” Poi aggiunge scherzando: “Mi sento quasi un calciatore! Non faccio altro che firmare autografi, all’inizio pensavo si trattasse di uno scherzo e invece è realtà! Speriamo che la partecipazione degli italiani a queste regate oceaniche porti l’attenzione su questa realtà della vela e che in futuro anche in Italia si possano avere villaggi regate come questo!”