La portualità turistica italiana è un settore che vale all’incirca 4 miliardi di euro di investimenti che saranno impegnati nei nuovi 40.000 posti barca previsti negli 8.000 km di costa. Potenzialità che per la parziale mancanza di specifiche leggi regionali di attuazione non attraggono investitori privati ed operatori del settore.
Questisono i temi che sono stati trattati nella 1° Assemblea generale di ASSOMARINAS(UCINA), tenutasi presso la sede diConfindustria-Pesaro.
Unplauso all’iniziativa di Assomarinas è giunto dal Sottosegretario alleInfrastrutture e Trasporti sen. Roberto Castelli “Il Governo di cui mi onoro difar parte è fortemente impegnato a favorire il mondo diportistico “, dallostesso presidente Andrea Ugolini “ sono convinto che il rilancio del Paesepassi anche attraverso il rilancio dei porti turistici italiani .Il sistemaconfindustriale ha prospettato da qualche anno a questa parte che il rilanciodei porti sia parte integrante della crescita del sistema turistico nazionaleche passa anche attraverso il potenziamento, la ristrutturazione e la nascitadi nuove infrastrutture” , nonché dalPresidente di Confindustria Emma Marcegaglia e dall’Assessore ai Trasportidella Regione Veneto Renato Chisso che ha ribadito come “L’attuale assettoistituzionale riserva a Regioni e Comuni la disciplina e la programmazione deisiti costieri di interesse turistico-nautico. Ogni iniziativa regolamentaredello Stato in questa materia di competenza regionale appare superflua se nonaddirittura controproducente ai fini del rispetto dei tempi amministrativi perla realizzazione delle infrastrutture portuali turistiche”.