Bertrand Pacé, skipper, Aleph: A bordo sono il trimmer dell’ala e mi occupo anche della tattica. Ad ogni uscita miglioriamo sempre di più. La sfida è stimolante e sto cercando di fare del mio meglio. L’ala è molto interessante perché introduce qualcosa di nuovo ed è molto differente, e molto più potente, rispetto a una vela tradizionale. Sto imparando di giorno in giorno a controllarne l’enorme potenziale.
Terry Hutchinson, skipper, Artemis Racing: Abbiamo un team nuovo. Stiamo imparando a conoscerci e stiamo prendendo confidenza con i multiscafi in generale. Certo, qui sarà la classifica a determinare le gerarchie, ma il nostro obiettivo è migliorare giorno dopo giorno, questo al di la del risultato finale.
Mitch Booth, skipper, China Team: È davvero divertente. È la prima volta che si prova ad unire oriente e occidente. L’esperienza è particolarmente gratificante. Talvolta le cose si fanno complicate, ma quando riesci a navigare bene il tutto risulta molto appagante per l’equipaggio. Stiamo imparando a comunicare con rapidità e ci stiamo divertendo davvero moltissimo.
Dean Barker, skipper, Emirates Team New Zealand: Il nostro team è stato molto concentrato sui monoscafi nel corso degli anni passati ed ha ottenuto buoni risultati, per questo la migrazione verso i multiscafi risulta particolarmente interessante. È qualcosa di nuova per molti di noi e c’è molto da imparare. È una sfida.
Loïck Peyron, skipper, Energy Team: Il motore turbo dell’ala rigida è da preferire a quello offerto dalle vele tradizionali. Le barche sono molto interessanti e rappresentano lo strumento ideale per il “gioco” che ci apprestiamo ad affrontare. Dobbiamo imparare. Amo imparare almeno una cosa al giorno e nelle settimane passate ho imparato più cose ogni giorno.
Vasilij Zbogar, skipper, Green Comm Racing: (Rispondendo a una domanda riguardante il suo equipaggio pieno di “skipper”) Quando guardano al timone con l’evidente voglia di timonare mi limito a prenderli a pugni. Ci siamo resi conto il primo giorno che tutti in barca devono essere skipper. Il nostro è un team che ha bisogno di navigare.
Chris Draper, skipper, Team Korea: Siamo entusiasti. Le barche forniscono una grande parità di condizioni. L’ala è una piattaforma di grande livellamento. Siamo davvero entusiasti, ma non ci facciamo false illusioni. Vogliamo solo iniziare e vedere cosa succede in acqua.
James Spithill, skipper, ORACLE Racing: Credo che “favorito” sia un termine interessante. Quando guardi al gruppo di velisti che c’è qui e quanto tutti sono riusciti ad aumentare le proprie performance capisci quanto sarà dura la battaglia in acqua.
Russell Coutts, skipper, ORACLE Racing: Ci siamo allenati il più possibile e credo che il team sia pronto per affrontare le prime regate. Abbiamo qualche chance di vittoria ed è una bella sensazione avere un feeling del genere giunti a questo punto.
Iain Murray, Direttore di Gara e CEO, America’s Cup Race Management: Sono dieci mesi che lavoriamo per questo appuntamento, tra preparazione delle barche, prove e test in Nuova Zelanda e a San Francisco. L’obiettivo è portare innovazione nel mondo dello sport e tra gli spettatori di tutto il mondo. Pensiamo di aver creato un evento altamente spettacolare.
Craig Thompson, CEO, America’s Cup Event Authority: Non credo al mondo ci sia una località più spettacolare e adatta di questa ad accogliere il primo evento dell’AC World Series. Cascais è una città meravigliosa, con uno specchio acqueo bellissimo, spiagge stupende e per la prima volta si regaterà lungo costa dove il pubblico potrà godere di questa grande manifestazione. Abbiamo i velisti migliori sulle barche più veloci: sarà un’esperienza fantastica.
Patrick M de Barros, Presidente del Comitato Organizzatore: Sono convinto che a Cascais si scriverà una pagina importante nella storia della Coppa e credo che di questo si debba ringraziare la visione di Larry Ellison, Russell Coutts e James Spithill. Un in bocca al lupo a tutti, nella speranza di avere regate combattute e spettacolari.