Il peggioramento delle condizioni climatiche ha costretto l’organizzazione di regata a prendere decisioni difficili: la prima corsa qualificativa per il Vendée Globe cambia di percorso e subisce uno stop&go.
La direzione di regata della Vendée Arctique, organizzata dalla stessa SAEM Vendée che organizza il Vendée Globe, ha dovuto prendere una serie di importanti decisioni conseguenti agli sviluppi delle previsioni meteorologiche sul campo di regata.
Se già nella giornata di giovedì 16 giugno era stato deciso e comunicato che gli skipper non avrebbero circumnavigato l’Islanda a causa delle pessime condizioni meteorologiche previste a nord-est dell’isola, nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 è stata presa una decisione ancora più difficile: imporre uno stop & go alla regata, sigillato da una modifica delle istruzioni di regata comunicata agli skipper nella notte.
La Vendée Arctique verrà temporaneamente sospesa dopo l’attraversamento di un “passaggio virtuale” situato nel sud-est dell’Islanda. Una volta superate le coordinate indicate alla flotta, gli skipper potranno mettersi al riparo e attendere il passaggio della depressione. I termini di questa attesa e della ripresa della gara, la durata e le condizioni dello stop, il percorso di rientro, sono nella notte tra giovedì e venerdì ancora in definizione.
“Se non sospendessimo la regata, per la maggior parte degli skipper le condizioni di navigazione di venerdì pomeriggio sarebbero estremamente sfavorevoli a causa della depressione a nord-est dell’Islanda che si sta aggravando e che lascia prevedere venti da 35 a 40 nodi, con raffiche di oltre 50 su un mare mosso e incrociato.
Per motivi di fair play ed equità, abbiamo deciso di chiedere agli skipper di mettersi al riparo non appena superato un passaggio virtuale che abbiamo individuato al largo del sud-est dell’Islanda. Registreremo il tempo di passaggio di ciascuna imbarcazione e siamo in comunicazione con i porti che potrebbero essere in grado di accogliere la flotta in attesa di migliori condizioni. La corsa riprenderà secondo termini che stiamo definendo” ha spiegato Francis Le Goff, direttore di gara della Vendée Arctique.
Una notte impegnativa per skipper e direzione di regata. Le dichiarazioni.
“Ho piena fiducia nella direzione di regata, che sono sicuro saprà prendere la migliore decisione in considerazione anche delle difficoltà di gestione dell’ormeggio di un’imbarcazione importante come un IMOCA, in configurazione di regata in solitario e in condizioni di fatica” afferma Giancarlo Pedote, unico italiano partecipante a questa regata, che resta in attesa di ulteriori istruzioni e si prepara ad ogni eventualità, consapevole dei forti effetti venturi che i venti potrebbero avere nei fiordi.
La situazione meteo è costantemente monitorata dagli skipper e dal consulente meteorologo della regata, che dichiara: “In un primo tempo, i venti nella parte meridionale della depressione potranno raggiungere i 45-50 nodi. Sabato una corrente di vento da nord-ovest si rafforzerà con raffiche comprese tra 40 e 45 nodi lungo il rilievo, tra l’Islanda e la depressione“.
“Il dovere principale di ogni organizzatore è quello di garantire la sicurezza dei marinai e come promesso, non faremo correre rischi sproporzionati agli skipper. È nostra scelta e responsabilità. Dopo uno studio approfondito della situazione, in accordo con la direzione gara e il nostro esperto meteorologo, giovedì abbiamo deciso di modificare il percorso. L’evoluzione della situazione meteorologica che sta affrontando la flotta ci ha costretto questa notte a prendere nuove importanti decisioni. Ci è sembrato essenziale che i navigatori potessero mettersi al riparo e sospendere temporaneamente la regata per proteggersi da questo sistema di bassa pressione. Presto torneranno in regata e tutti seguiremo con passione le loro avventure” ha infine commentato Alain Leboeuf, presidente della SAEM Vendée e del dipartimento della Vandea.