È fallito il “cantierino”. I Cantieri navali liguri di Riva Trigoso hanno fatto la stessa fine dei “fratelli maggiori”, i Cantieri navali Lavagna. Da giovedì pomeriggio Antonio Vacchelli, commercialista di Milano, è il curatore fallimentare dell’azienda che appartiene alla famiglia Ceccarelli come lo stabilimento di Lavagna, ma ha una ragione sociale diversa. «Mi chiedo perché – dice Vacchelli al termine del primo sopralluogo di ieri sera al cantierino – i Cantieri navali Lavagna utilizzassero questa struttura semi abbandonata come deposito, anche in considerazione del fatto che il provvedimento emesso per liberare l’immobile era già scaduto». La prima cosa da fare? «Mercoledì prossimo – annuncia – incontrerò il giudice – e verificherò la possibilità di prorogare la cassa integrazione in deroga per i lavoratori». L’ammortizzatore sociale scadrà il 27 giugno e dopo quella data i 5 ex lavoratori (il sesto si è licenziato) non potranno più contare su nessun beneficio.
Da ilsecoloxix.ilsole24ore.com – Il prossimo incontro – aggiunge il curatore fallimentare – sarà con le organizzazioni sindacali». Le prime informazioni Vacchelli, giunto nel tardo pomeriggio di ieri da Milano, però, le ha raccolte dal sindaco di Sestri Levante, Andrea Lavarello, e da Sergio Ghio, segretario territoriale Fiom Cgil, che lo hanno accompagnato all’interno del cantierino dove si trovano ancora tre scafi di yacht. «I lavoratori – spiega Ghio – devono recuperare le mensilità comprese tra giugno e settembre dello scorso anno e deve essere garantita la liquidazione a quelli prossimi alla pensione. La priorità è la proroga della cassa integrazione in deroga». I dipendenti dei Cantieri navali liguri sono entrati in cassa integrazione ordinaria a ottobre dello scorso anno, ma il calo delle commesse ha fatto sì che venissero a mancare i requisiti previsti dalla legge per il rinnovo del provvedimento. Il fatto che l’azienda avesse meno di 15 dipendenti ha impedito l’accesso alla mobilità. Da gennaio sono in “cassa” in deroga.
A inoltrare l’istanza di fallimento, battendo sul tempo “Cofer snc” di Mezzanego (creditore del cantierino e del Cantiere lavagnese), è stata la famiglia Ceccarelli che delle proprie intenzioni, nei giorni scorsi, aveva avvertito solo il sindaco di Sestri Levante, Andrea Lavarello.
«Mi era stato preannunciato – conferma il primo cittadino – La situazione è molto difficile, ma apprezzo che il curatore sia operativo e pronto alla collaborazione». Lavarello ha ricostruito la vicenda del cantierino, i risvolti giudiziari (la sentenza del Consiglio di Stato del 20 gennaio 2009 che sigla il termine definitivo della concessione demaniale, scaduta nel marzo di tre anni prima, e rende perentoria la dismissione dei capannoni), ribadendo l’intenzione del Comune di tornare in possesso dell’area. Antonio Vacchelli è pronto a collaborare con Maddalena Dal Moro, curatore dei Cantieri navali Lavagna. «Penso sia giusto – dice – lavorare come se ci trovassimo di fronte a un’unica azienda».
FONTE: ilsecoloxix.ilsole24ore.com