A pochi giorni dall’inizio della 37ª America’s Cup di Louis Vuitton, l’intensità aumenta e con quattro squadre che mostrano i loro nuovi AC75 appena usciti dalla scatola, è evidente che sono state trovate soluzioni diverse per domande molto simili. I team di progettazione hanno lavorato febbrilmente per offrire le loro migliori e più recenti idee, mentre gli ingegneri elettronici e meccatronici hanno lavorato duramente per produrre i sistemi di controllo e di distribuzione di energia che definiranno la campagna di ogni squadra. Quindi, cosa sappiamo finora?
Con tre squadre in mare, quello che stiamo vedendo è il volo veloce ottenuto grazie a una combinazione di design dello scafo specifico per Barcellona e applicazione intelligente sui controlli. Per Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Prada Pirelli, stiamo vedendo solo una frazione del loro potenziale, poiché sono privi di alettoni e bracci portanti. Questo cambierà. Tuttavia, le prestazioni di Alinghi Red Bull Racing hanno attirato l’attenzione di tutti, con la squadra che utilizza alettoni su misura a piena apertura che hanno chiaramente un enorme effetto sulle prestazioni.
Le differenze nello scafo e nel trattamento del rigonfiamento sono più sottili. È facile dire che Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Prada Pirelli provengono dalla stessa scuderia di pensiero, così come forse anche INEOS Britannia, ma Alinghi Red Bull Racing ha complicato le cose con il loro dritto di prua e un rigonfiamento considerevole a tutta lunghezza che porta verso poppa.
Tutte le squadre hanno optato per forme a sezione a T nella parte posteriore dello scafo, ma è nell’area di prua che le differenze sono più evidenti. INEOS Britannia ha un vero volume nel rigonfiamento mentre italiani e neozelandesi hanno profili di prua aggressivamente allargati fino alle sezioni dei bracci delle alette.
L’area del ponte è fondamentale. Per chiunque abbia visto un diagramma di flusso sovrapposto di un AC75, la maggiore turbolenza dell’aria che passa sopra lo yacht si trova a livello del ponte ed è qui che progettisti e tecnici hanno lavorato di più. Gli italiani hanno un approccio al carbonio nudo, modellando i pod laterali uniformemente sul ponte e verso poppa. Emirates Team New Zealand fa lo stesso con una poppa ad ellisse sollevata che urla aerodinamica.