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Bye bye Mascalzone, ma con l’onore delle armi

Nell’ultima regata del Round Robin, che vedeva Mascalzone Latino Audi Team contrapposto a Emirates Team New Zealand, i Mascalzoni non ce l’hanno fatto a superare i kiwi, terminando al quarto posto il girone di qualificazione. Le successive regate di quarti di finale hanno visto Mascalzone Latino Audi Team scontrarsi con i russi di Synergy, al quinto posto nel RR, che hanno conteso, e ottenuto, il posto in semifinale a scapito dei Mascalzoni.
L’ultima regata del Round Robin si è giocata sulla linea di partenza, con Gavin Brady che taglia in leggero anticipo, dovendo dunque rientrare e ripartire. Un ritardo che non sarà più recuperabile per i Mascalzoni che perdono la chance del secondo posto nel Round Robin, dovendo quindi conquistarsi l’accesso in semifinale combattendo contro Synergy al meglio delle 3 regate.

Nel primo match Mascalzone Latino Audi Team non commette errori, parte lanciato mure a dritta, appaiato a Karol Jablonski, che riesce però progressivamente ad allungare, andando a consolidare un vantaggio che i Mascalzoni non riescono a colmare, nonostante una conduzione sempre attenta e concentrata. Vince Synergy che detiene il “match ball” per la regata successiva.

Alle 17.40, dopo una lunga attesa, a causa del vento instabile, parte la seconda regata; il vento soffia a15 nodi. Nelle fasi che precedono la partenza, dopo uno spettacolare passaggio di Mascalzone Latino Audi Team tra le barche degli spettatori, i due team partono appaiati.

Mascalzone Latino Audi Team difende da sopravento la destra del campo, difesa che Synergy cerca di rompere iniziando un “tacking duel” che non porta al risultato voluto. Mascalzone Latino Audi Team gira la boa con un vantaggio di 21 secondi che rimarrà immutato anche al primo gate di poppa. Al termine del secondo giro Mascalzone Latino va a vincere con 33 secondi di vantaggio. Ed è uno pari.

Alle 19.00, su un campo di regata riposizionato per i continui salti del vento che è in calo, parte la regata decisiva. Lo start di Gavin Brady non è dei migliori e condiziona tutta la regata. Un’importante rotazione del vento sulla sinistra non lascia al team di Vincenzo Onorato alcuna possibilità di recupero, nonostante i ripetuti attacchi.

Purtroppo il programma del Louis Vuitton Trophy è stato fortemente condizionato dal meteo (venti troppo forti alternati a bonacce) e dalla collisione occorsa alle due barche USA: questi eventi hanno costretto il Comitato di Regata a forzare alcune parti del programma, come quella odierna, costringendolo a svolgere regate in condizioni non ottimali.

“Oggi non si può certo dire che sia stato il nostro giorno migliore – ha commentato lo skipper Gavin Brady – ma la cosa più importante è che il team sia rimasto unito, nessuno è arrabbiato con l’altro, abbiamo tutti imparato e siamo cresciuti ancora, anche se oggi il risultato non è stato così buono come ad Auckland, sono certo che la prossima volta faremo meglio”.

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