Dopo il successo riscosso con Far Away, il nuovo Canados 120 varato la scorsa estate, anche il secondo esemplare sarà presto in acqua, per navigare in Mediterraneo nel corso dell’estate. Ormai in fase finale di costruzione presso il cantiere, il secondo Canados 120 sarà consegnato al suo armatore per l’estate 2013. Il progetto e le linee esterne nascono in casa Canados, sviluppate dal Design Team del cantiere, mentre gli interni e il décor sono firmati da Cristiano Gatto Design Team. Il layout del fly è stato personalizzato secondo i desideri dell’armatore e prevede una vasta zona prendisole a poppa, area pranzo al centro e zona conversazione a poppa della timoneria.
Per il resto questo 36 metri ripropone all’esterno gli elementi salienti che già caratterizzavano il primo esemplare: quattro terrazze a scomparsa, comandate da un sofisticato meccanismo idraulico, creano un maggiore contatto esterno-interno e con il mare sul ponte principale a livello della sala pranzo e della zona armatore realizzata a prua; il beach club a poppa, completamente rivestito in teak, completo di bagno di cortesia e di doccia, è una pratica spiaggia a livello del mare quando si è ormeggiati in rada; il salottino di prua sul ponte principale, aumenta lo spazio da vivere all’aria aperta oltre al consueto spazio relax con ampio prendisole all’estrema prua.
Come ogni Canados il layout degli interni e il décor sono totalmente custom. Il ponte principale vede living e dining in un unico ambiente open-space, pantry e bagno di cortesia a centro barca, mentre lo spazio a prua è interamente dedicato all’appartamento dell’armatore. Il ponte inferiore è riservato agli ospiti con due cabine matrimoniali e un’ampia cabina ospiti a letti gemelli, trasformabili all’occorrenza in una terza cabina matrimoniale. A prua dello stesso ponte si trovano l’alloggio per l’equipaggio – tre cabine con bagno – e la cucina firmata Boffi. Gli interni di spiccata impronta moderna di questo 36 metri prediligono legno laccato bianco ed essenze in noce canaletto rigatino.
