Come da tradizione SailBiz incontra il direttore commerciale del salone nautico di Roma Big Blu per fare il consuntivo sulla manifestazione che sta assumendo un ruolo ben delineato nel contesto dei saloni espositivi di settore europei. Antonio Bruzzone, che è anche amministratore delegato di ExpoBu, esprime la propria soddisfazione e l’ambizione di un continuo miglioramento della qualità dei servizi offerti alle aziende espositrici con la convinzione che chi guarda a nuovi mercati stia reagendo meglio alla crisi.
SB: Dott. Bruzzone qualsi sono state le novità in questa edizione del Big Blu? Confronti con la scorsa edizione?
AB: Numerose sono state le novità di questa edizione con una nuova area tematica come la rassegna Outdoors Experience, dedicata al turismo all’aria aperta e World Fishing, l’appuntamento per tutti gli appassionati di pesca che ha alla sua seconda edizione ha ampliato la sua area espositiva ed il numero degli espositori. Autorità, sportivi e personaggi dello spettacolo hanno visitato il Salone, e massiccia è stata anche la presenza della stampa italiana e internazionale con oltre 500 giornalisti accreditati segno di una sempre maggiore credibilità acquisita dalla manifestazione Big Blu.
AB: Abbiamo raggiunto molti obiettivi in questa quinta edizione. In primis una leggera crescita sul fatturato con un +5% di aree espositive, rispetto alla quarta edizione, segno d una sempre maggiore credibilità acquisita da questa manifestazione. Big Blu 2011 ha raggiunto 11 padiglioni che sono stati capaci di offrire oltre 90.000 mq di spazio espositivo ed è stato visitato da ben 142.136 persone con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno. In particolare siamo soddisfatti dalle maggiori presenze da fuori regione con visitatori provenienti in particolare dalla Lombardia, dalla Campania e dalla Sicilia. Diversi i visitatori che abbiamo avuto dalla Russia, Cina e Israele con una maggiore qualificazione del visitatore e un’ ottimo risultato anche nella penetrazione del brand visto la grande visitazione del nostro sito web con oltre 80.000 accessi al sito ufficiale di Big Blu nel solo mese di febbraio, oltre il triplo di quelli riscossi in media dai saloni nautici italiani nei rispettivi periodi di attività. Inoltre abbiamo migliorato il lay out delle aree ed abbiamo riscontrato una presenza di più cantieri che partecipano direttamente con un ampliamento dell’offerta merceologica.
SB: Quale supporto nell’organizzazione da parte delle Istituzioni?
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con la seconda edizione del progetto “Obiettivo Mare”, Unioncamere ma anche la Regione Lazio con i vari assessorati competenti per le tematiche legate al mare, la Provincia di Roma ed il Comune di Roma. Sono state importanti le collaborazioni di partner quali Assonat, Capitaneria di Porto Guardia Costiera, Assomarinas, Assonautica, Lega Navale Italiana e Federazione Italiana Vela. Strategico è stato anche il supporto offerto da Alitalia e Trenitalia che hanno implementato in maniera significativa l’accesso del pubblico alla Fiera, grazie a collegamenti speciali e agevolazion.
AB: La crisi c’è ma nel nostro target si inizia a vedere voglia di ripresa in special modo tra gli espositori che hanno differenziato i loro mercati di sbocco. Per molti di loro il salone di Roma rappresenta un appuntamento irrinunciabile poiché anche quest’anno sono state vendute molte imbarcazioni dalle più piccole alle grandi ma non posso dirle i nomi dei marchi per evidenti ragioni.
SB: Ci sarà un’evoluzione, dopo la crisi, da parte dell’utente interessato al mercato nautico? Quali sono le nuove esigenze di questo mercato?
AB: È difficile capire il mercato poichè è in continuo movimento e pertanto vincerà chi meglio lo saprà interpretare. Da parte nostra come manifestazione fieristica cerchiamo di essere sempre più al servizio degli espositori cercando di supportarli nella vendita reperendo un pubblico sempre più selezionato. Tutto ciò si concretizza nell’ offrire servizi snelli a prezzi competitivi.
SB: La globalizzazione della crisi può essere un ulteriore elemento di difficoltà per le aziende nautiche italiane che spesso hanno avuto come target proprio i mercati più ricchi?
AB: Certo questo non facilita ma comunque le aziende che operano anche su altri mercati stanno reggendo meglio alla crisi.
SB: Prospettive per il 2011 nella nautica italiana?
AB: Un anno ancora difficile ma che lascia intravedere un cielo sereno soprattutto per quei cantieri che hanno puntato sulla qualità.
Antonio Bruzzone direttore commerciale BigBlu e ad ExpoBlu