Economia

Dopo il 2009 anche il 2010 anno negativo per la nautica Made in Italy

Presentati nei giorni scorsi al Salone Nautico, da Ucina i dati del comparto che dicono fatturato 2010 pari a 3,3 mld, in calo del 20,9%. La nautica a differenza delle aziende dell’alto di gamma italiane soffre la crisi. Mentre in altri comparti delle nostre produzioni di eccellenza come fashion e design le aziende si quotano e registrano fatturati record ed in netta crescita, la nautica continua a soffrire. La spiegazione forse è sta tutta in un solo dato, circa 80% delle aziende nautiche italiane ha un fatturato inferiore a 10 mil di euro.

Questo dato ci dice che, a differenza di altri comparti del Made in Italy, le aziende della nautica sono piccole ed incapaci di percorrere in modo strutturato e profittevole la strada dell’internazionalizzazione e dell’accesso a nuovi mercati lontani, come India, Brasile, Cina, difficili da penetrare senza le adeguate competenze.

Questa tesi è confermata dai dati presenti all’interno del report ‘I numeri della nautica’, l’analisi che ogni anno Ucina presenta al Salone Internazionale di Genova. Nel 2010, infatti, l’export ha rappresentato il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi, con il segmento dei megayacht, nel quale l’Italia mantiene la leadership con 309 ordini nel 2011 su un totale di 749, che cresce, mentre calano molto mercato interno e piccola nautica. Soffrono la cantieristica, il cui fatturato è diminuito del 27,2% e il refitting (-28.4%), mentre tengono gli accessori (-5,8%) e i motori (-5,7%).

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