Gli altri due enti infatti versano un milione ciascuno. Secondo Capasso, è il caso di dire, i conti non tornano: «La spavalderia dimostrata dal presidente Cesaro nella sproporzionata partecipazione della Provincia all’America’s Cup priva i Comuni del più necessario sostegno alla raccolta differenziata e peggiora le già precarie condizioni delle strade provinciali». Le opere che vengono posticipate – come si evince dalla delibera 916 – sono quelle relative alla Galleria Montecorvara di Pozzuoli, per 150mila euro; lavori a Ischia, Capri, Afragola, Cassano, Frattamaggiore,, in Valle Caudina. Poi ci sono altri lavori di viabilità sulla Circumvallazione esterna e altro.
Questa la situazione dei finanziamenti della Provincia. Un sacrificio fatto dal presidente Cesaro che cercherà di riappostare questi fondi per la differenziata e le manutenzione stradale al più presto. Un cambio di bilancio dovuto al fatto che gli americani hanno voluto subito i soldi e l’unico ente capace di liquidità in quel momento era proprio quello di Piazza Matteotti. Del resto in meno di sei emsi tutto dovrà essere pronto per ospitare le preregate di accesso alla manifestazione velica più famosa del mondo.
Un circo tipo Formula uno messo in piedi dal plenipotenziario Richard Warth. Nelle acque di Bagnoli si terranno due anni di regate, nella primavera del 2012 e in quella del 2013. Per capire la portata dell’evento bisogna pensare che all’atto della scelta di Napoli non erano previste in acqua barche italiane. Ora saranno addirittura due: ritorna la mitica Luna Rosa con un investimento di Prada della bellezza di 40 milioni.
E Napoli, dal canto suo, con Paolo Graziano, presidente degli industriali, che insieme a Venezia, altra tappa del circuito, sta cercando di far regatare una imbarcazione mista targata Serenissima e Partenope. Ci vogliono 4 milioni di euro, e dalle nostre parti sono sicuri, che con o senza l’aiuto di Venezia, in acqua i colori dell’Italia e di Napoli saranno rappresentati.