Economia

STOP alla tassa di possesso, STOP alla demagogia contro la nautica

Finalmente! Verrebbe da dire, ma anzi va detto. STOP ad una inutile gabella che ha messo in ginocchio la nautica italiana. Questa è un’azione che potrebbe dare una spinta alla ripresa di uno dei settori più importanti per l’Italia, soprattutto per l’indotto che genera. Protagonista di questa iniziativa l’UCINA a cui va dato merito di averci creduto sempre sulla possibilità di interloquire con un Governo che ha saputo ascoltare. La poca lungimiranza del Governo dei tecnici guidato da Monti ha messo in ginocchio il settore. Ora si riparte e si spera che altre agevolazioni permettano al settore di ripartire. Non dimentichiamoci che ancora manca una politica di agevolazioni infrastrutturale e una detassazione dei carburanti (ma non osiamo chiedere troppo, per ora)! 

 

Genova, 15 dic. (askanews) – La tassa di possesso sulle imbarcazioni lunghe oltre 14 metri è stata abolita dal governo. Lo ha annunciato con soddisfazione la presidente di Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria. “Quanto successo oggi -ha affermato Demaria- è l’ulteriore riprova del confronto costruttivo dell’associazione con le forze politiche e il governo. Servirà -ha sottolineato la presidente di Ucina- a ridare fiducia al mercato”. “La tassa di possesso sulle imbarcazioni -si legge in una nota di Confindustria Nautica- era stata reintrodotta dal governo Monti e subito era apparsa molto punitiva per il settore sia per gli elevati importi, sia perché, tra le altre cose, non teneva conto dell’età delle imbarcazioni e soprattutto per quelle di piccole dimensioni la sua incidenza era particolarmente elevata rispetto al valore reale di mercato”. “Dopo una lunga battaglia -prosegue la nota- Ucina era riuscita a limitare i danni ottenendo la sua abolizione per le unità fino a 14 metri e l’applicazione di parametri più congruenti con il valore delle imbarcazioni, il dimezzamento per la vela e l’esenzione per le unità commerciali. Per la seconda volta in 15 anni -conclude la nota di Confindustria Nautica- il governo si è reso conto che si trattava di un provvedimento inutile e demagogico e che il suo effetto era molto pesante per le reazioni indotte al mercato”. Fos MAZ

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