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GLOBAL SOLO CHALLENGE: INIZIATA L’AVVENTURA DEGLI UOMINI DI MARE

Una regata in giro per il mondo apparentemente a portata di tutti, sicuramente a portata dei coraggiosi, degli uomini di mare e degli avventurieri. Non prevede il budget delle grandi sfide oceaniche, ma prevede molta preparazione tecnica del mezzo, della mente e del fisico. Quindi questo l’unico vero ostacolo per chi vuole alla fine sfidare soprattutto se stesso. Il merito per la realizzazione di questa sfida, che ha il grande pregio di prevedere un arrivo in real time per tutti i concorrenti, è di Marco Nannini, navigatore che ha chiuso al secondo posto il giro del mondo in coppia con il suo class40 nel 2012.

La grande avventura della Global Solo Challenge (GSC) è finalmente cominciata. Sabato 26 agosto, alle 15:00 ora locale (13:00 UTC), lo skipper Dafydd Hughes, classe 1960, originario del Galles, ha tagliato la linea di partenza a bordo del suo S&S 34, “Bendigedig” (in gallese ‘fantastico’ e ‘benedetto dalla sorte’). Questo segna l’inizio della sua straordinaria avventura, un viaggio intorno al mondo in solitario e senza scalo. Una quindicina di nodi di vento da ovest-nord-ovest e un cielo azzurro a tratti coperto da nuvole grigie in rapido passaggio con qualche rovescio hanno accompagnato il primo tra i concorrenti della GSC a lasciare A Coruña.

Marco Nannini, l’ideatore e l’organizzatore della GSC, ha espresso il suo entusiasmo e ha condiviso le sue riflessioni su questo momento storico. “La prima partenza della Global Solo Challenge rappresenta una grande emozione anche per me. È incredibile pensare che meno di tre anni fa tutto questo era solo un’idea. Ora vedo i concorrenti, che hanno investito così tanto impegno e risorse, rendendo tutto molto più concreto. La regata è strutturata con partenze scaglionate, il che crea momenti più intimi per gli skipper, circondati dai saluti di famiglia e amici. Questa caratteristica, lungi dall’essere un punto a sfavore, permette agli skipper di concentrarsi meglio prima della grande avventura.”

“È un onore inaugurare un evento così straordinario ed è fantastico sapere che tutti dovranno seguirmi”, ha commentato Dafydd Hughes. Lo skipper gallese sarà in mare per almeno 200 giorni e naviga con il supporto di un team meteorologico guidato da Simon Rowell. La strategia iniziale punta a seguire una rotta molto tradizionale che tenga conto della posizione della  Zona di Convergenza Intertropicale in questa stagione, ma, come sottolinea Hughes, “le strategie in mare sono sempre soggette a cambiamenti in base alle condizioni meteo e altri fattori imprevisti.”

Hughes ha tre obiettivi principali per questa impresa: completare l’intero percorso, godere di ogni singolo istante e servire come fonte di ispirazione per altri. “Le persone spesso mi dicono: ‘Vorrei avere il tuo coraggio e la tua passione’. La mia risposta è che se posso farlo io, chiunque può farlo. Non sono speciale; sono solo una persona normale che sta cercando di fare qualcosa di straordinario. Il mio viaggio serve a ricordare che tutto è possibile se si è disposti a fare il primo passo.”

Sponsor ed appassionati di vela hanno raggiunto Dafydd ad A Coruna dal Regno Unito, Irlanda,  Germania, Italia e varie città della Spagna per vivere insieme a lui questo importante momento. Dalla pagina del profilo di Dafydd sul sito della Global Solo Challenge è arrivato un’enorme quantità di messaggi di supporto da ogni angolo del mondo: la determinazione, tenacia, spirito positivo ed umiltà di questo navigatore hanno conquistato l’immaginario e la stima di tantissime persone.

In chiusura, Marco Nannini ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. “Sono molto soddisfatto di come stanno procedendo le cose per questa prima edizione e voglio estendere un ringraziamento speciale agli sponsor, ai partner,  ai componenti dell’organizzazione e ai partecipanti che hanno lavorato duramente per essere pronti al via. Stiamo già pianificando la prossima edizione per il 2027-2028, e sarà interessante vedere come questa incredibile avventura continuerà a evolversi.”

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