Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, le imbarcazioni della “56^ Regata dei Tre Golfi” hanno tagliato la linea di arrivo, facendo calare il sipario sulla più antica regata d’altura italiana. La kermesse partenopea, che è stata all’insegna dei venti leggeri (in prevalenza da Nord Est) e del mare poco mosso, ha coinvolto i 60 equipaggi iscritti su un percorso di 120 miglia lungo la rotta Napoli – Secca della Cavallara – Ventotene – “Li Galli” – Porto Santa Lucia (i giudici di gara hanno deciso di ridurre il percorso, originariamente di 170 miglia, per consentire il completamento della regata all’intera flotta).
Le differenze di pressione sul campo di regata e i continui salti di vento, che hanno impegnato per più di una giorno i tattici e i timonieri delle barche iscritte, non hanno impensierito l’equipaggio di Saphira, il First 50 di Raffaele Archivolti che ha imbarcato Paolo Cian nel ruolo di tattico: lo scafo dell’armatore partenopeo ha tagliato per prima la linea di arrivo alle 3:20:09.
Nell’ambito delle classifiche con i tempi compensati, la regata è stata vinta da Wolverine. Lo scafo di Giacomo Dell’Aria è stato protagonista della gara, aggiudicandosi le vittorie della categorie ORC e IRC. La seconda e la terza piazza del podio sono state conquistare da Vlag di Salvatore Casolare e Saphira nella categoria ORC e da Chestress2 di Giancarlo Ghislanzoni e Vlag nella categoria IRC.
La trasferta partenopea ha sorriso all’equipaggio di “Stelle Olimpiche”, unico al mondo formato da atlete con alle spalle almeno una partecipazione ai Giochi in varie discipline (atletica, canottaggio, ginnastica, judo, nuoto sincronizzato, pallanuoto, pallavolo, pentatlon moderno, scherma, sci, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro a volo, tuffi, vela), che ha conquistato la sesta posizione assoluta della categoria IRC. L’imbarcazione “Arya 415”, su cui le campionesse hanno gareggiato, è transitata sull’arrivo alle 05:23:02, completando il percorso in 29 ore e 23 minuti.
Grande la soddisfazione del tattico Maria Quarra, atleta locale che nel 1992 ha rappresentato i colori italiani alle Olimpiadi di Barcellona. Con la sua partecipazione alla “Tre Golfi”, la fuoriclasse campana ha ritrovato in gara un avversario del calibro di Paolo Cian, vecchio compagno di squadra e rivale nelle regate 470.
« E’ stata una regata difficile dal punto di vista tattico, lunga e faticosa – il commento della velista napoletana – Tutto l’equipaggio ha dimostrato grande forza di volontà e spirito di sacrificio. Abbiamo regatato molto bene, senza fermare la barca nei buchi di vento incontrati lungo il percorso. All’altezza di Punta della Campanella abbiamo addirittura conquistato la testa del gruppo. Il duello con Cian? Paolo ha fatto registrare un’ottima performance, confermando le aspettative di tutti gli appassionati di vela. Oltre che un grande campione, Paolo è un amico d’infanzia: in acqua non ci siamo marcati ma ognuno di noi ha dato il meglio di sé»
«La regata è stata complicata dal punto di vista strategico – ha spiegato Larissa Nevierov, skipper di Stelle Olimpiche che vanta 3 partecipazioni ai Giochi (Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008). Le condizioni meteo-marine hanno messo a dura prova la resistenza di ognuna di noi: la scorsa notte abbiamo effettuato più di 30 cambi di vela. La squadra ha dato un’altra dimostrazione delle proprie capacità e non ha mai ceduto alla stanchezza. Siamo riuscite a partire libere da coperture, mantenendo il passo delle barche più grandi. Con il gennaker, abbiamo avuto lo spunto per uscire rapidamente dalla linea di partenza. La velocità della barca? Senz’altro soddisfacente: ha sfiorato i 10 nodi con 15 di vento reale La collaborazione delle ragazze è stata eccezionale: ognuna di noi ha svolto i propri ruoli sacrificandosi per dare una mano alle compagne di squadra».