È stato un week end molto intenso, quello appena vissuto dal Presidente dell’ISAF e della FIV Carlo Croce, nonché da tutti gli appassionati di vela olimpica. Da una parte, a Copenhagen, in Danimarca, è andato di scena il Mid-Year Meeting dell’ISAF, prima uscita ufficiale di Croce al comando della Federvela mondiale, un appuntamento che ha fin da subito portato una ventata d’aria fresca all’interno dell’organismo che gestisce l’attività velica a livello internazionale. Dall’altra, sul lago di Garda, è stata la volta di circa 400 velisti delle classi olimpiche, provenienti da ben 43 nazioni, che hanno dato vita ad una riuscita edizione della Garda Trentino Olympic Week, tappa italiana del circuito Eurosaf Champions Sailing Cup, manifestazione perfettamente organizzata dal Vela Garda Trentino, il consorzio che riunisce i circoli dell’Alto Garda rappresentati da Fraglia Vela Riva, CV Arco, Circolo Surf Torbole, CV Torbole e Fraglia Vela Malcesine.
L’ISAF Mid-Year Meeting di Copenhagen è stato un incontro molto interessante perché è stato, di fatto, il primo della nuova presidenza e per l’occasione Carlo Croce ha voluto dare fin da subito un’impronta precisa a questo nuovo corso. Così, per la prima volta, i sette vice-Presidenti dell’Isaf hanno preso la parola ed esposto pubblicamente il proprio programma, un gesto molto utile e significativo che è stato accolto con favore da tutti i presenti. Va detto che il Councli non aveva decisioni importanti da prendere, ma che quello danese era solo di un incontro per varare un’impostazione strategica del lavoro dei prossimi quattro anni. Domenica, ultimo giorno del meeting, sono poi intervenuti i vari Presidenti di tutti i Committee, che hanno illustrato i singoli programmi per coordinare al meglio i lavori dei vari comitati: una scelta, anche questa, che è piaciuta molto ed è stata utile per capire fin da subito quali siano le intenzioni dell’Executive e dei vari Committee. «Volevamo dare un segnale forte e crediamo di esserci riusciti», ha dichiarato Carlo Croce.
«L’Executive Group è di grande qualità, c’è molta armonia e un clima di grande collaborazione. Il fatto poi che i vice-Presidenti abbiano potuto esprimere pubblicamente e in forma ufficiale il proprio pensiero e il programma, è stato un bel passo in avanti per iniziare il lavoro nel migliore dei modi. Anche perché prima, nella gestione precedente, c’era il silenzio su molti aspetti del lavoro dell’Isaf, mentre adesso è l’esatto contrario: c’è la massima trasparenza e il massimo della condivisione del lavoro e degli intenti». Una filosofia che ha avuto un’ulteriore conferma pratica nella diretta web in streaming, la domenica, del Committee Chairmen’s Meeting, anche questa una scelta di totale apertura che ha trovato ampi consensi.
Come già accennato, le decisioni pratiche sono state tutte rimandate alle riunioni ISAF di novembre, ma il Meeting danese è stato il trampolino di lancio per due questioni cruciali per il futuro della vela e del suo massimo organismo. Il Presidente Croce ha infatti proposto una nuova governance dell’ISAF più rapida e “compatta”, con meno strati, in modo tale che le decisioni abbiano un iter più veloce e meno burocratico, questione che verrà discussa e approfondita al prossimo meeting. Inoltre, Croce ha manifestato la volontà di dare un nuovo formato all’ISAF World Cup, visto che quella attuale, anche in termini di risposta dei media, non ha prodotto risultati soddisfacenti. «Anche di questo avremo modo di parlare, ma c’è da cambiare parecchio: la World Cup deve diventare il vero circuito professionale delle classi olimpiche, deve essere il culmine di un percorso chiaro, con presenza di tv, sponsor e premi in denaro. Ci sono molte proposte in ballo, che discuteremo, e c’è anche già l’interesse di tv e sponsor, a patto che il formato cambi e che diventi appetibile anche dai media. Speriamo di essere operativi già dal 2015, la prima pietra è stata gettata, ora non ci resta che lavorare sodo e dare un nuovo volto a questa World Cup».