Economia

La cittadella della Nautica a Ravenna

Questa mattina le imprese di CNA Nautica e CNA Innovazione di Ravenna, insieme ad alcuni dirigenti della Confederazione, fra cui il vicepresidente provinciale, Pierpaolo Burioli, il presidente comunale, Andrea Dalmonte e il direttore, Natalino Gigante, hanno incontrato il presidente dell’Autorità Portuale, Giuseppe Parrello che ha illustrato ai presenti lo stato di avanzamento del progetto di riconversione produttiva dell’ex area industriale Sarom a Cittadella della Nautica.
Parrello ha esordito definendo il progetto un vero e proprio caso di studio per il metodo utilizzato da Istituzioni e Organizzazioni economiche per affrontarlo, un metodo all’insegna della concertazione dove, attorno a un Tavolo appositamente predisposto, i vari soggetti hanno avuto modo di avvicinarsi progressivamente alla realizzazione del progetto.
In merito ai tempi il Presidente ha assicurato che i termini previsti saranno addirittura anticipati, in quanto l’accordo tra ENI, ARPA e Autorità Portuale permette già di ottenere le necessarie autorizzazioni da Provincia e Regione.

Il progetto ravennate è il primo in assoluto – sul territorio nazionale – che ha ricevuto la finanziabilità immediata da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per la rilevanza sociale e industriale, le dimensioni e l’immediata cantierabilità.
Trentadue sono ad oggi le dichiarazioni di interesse, un numero rilevante che vede la disponibilità dell’Università e delle Organizzazioni economiche, prima fra tutte la CNA che, a livello nazionale, rappresenta oltre 7.000 imprese nella complessa filiera della nautica da diporto, con una stima di oltre 100.000 addetti.
Le cosiddette “6 miglia della nautica” prevedono la realizzazione di un sistema integrato: dal potenziamento infrastrutturale ad un polo destinato alla formazione, ricerca, innovazione e design; dagli investimenti per il turismo al sostegno ai circoli nautici sia dal punto di vista infrastrutturale che della promozione delle attività legate all’acqua e al mare.

Un nuovo ruolo del “territorio” dunque, un progetto che la CNA ha fortemente voluto e continuerà a seguire con attenzione per i vantaggi competitivi delle proprie imprese.

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