Dopo un breve periodo alla guida della flotta per entrambi i team, quando si lottava nelle arie leggere appena lasciata Città del Capo, sia CAMPER with Emirates Team New Zealand che Team Telefónica si sono poi trovati a metà classifica o persino nelle retrovie. Il quarto giorno di regata, il 14 dicembre, Telefónica ha oltrepassato la nota e temibile corrente di Agulhas al largo di Port Elizabeth in prima posizione mentre CAMPER era quarto, 44 miglia alle spalle dello scafo azzurro. Quando la flotta combatteva contro un fronte occluso formatosi fra due sistemi di bassa pressione, era ancora Telefónica davanti e CAMPER aveva perso altre 20 miglia e il veno da ovest oltre la “barriera” sembrava disperatamente fuori dalla portata degli equipaggi.
Dopo un paio di false partenze, in cui Eolo dava un breve assaggio di brezza prima di richiudere la porta sulla prua delle sei barche, era ancora una volta il turno di Telefónica di prendere per prima il nuovo flusso e la leadership, con gli avversari di CAMPER relegati in quinta posizione e staccati di oltre 70 miglia.
I due esperti skipper, Iker Martínez e Chris Nicholson optavano poi entrambi per una rotta mediana verso est, una scelta poi rivelatasi vincente per l’attraversamento delle calme equatoriali, i Doldrum. Ed è proprio dopo questo momento cruciale della navigazione che CAMPER ha messo in atto il recupero, avvicinandosi fino a 2 miglia dagli spagnoli e dando vita alla battaglia a 35 gradi sud. Al settimo giorno di regata CAMPER riprendeva temporaneamente la testa della flotta, finalmente libera dal fronte occluso.
I lunghi giorni di bonaccia e di pioggia erano ormai un ricordo, quando Telefónica di nuovo balzava al comando, seguita dagli americani di PUMA Ocean Racing e da CAMPER e cominciava a navigare finalmente sotto un sole brillante nei tipici venti d’aliseo.
Cominciava poi dall’unicesimo giorno una corsa in linea retta, guidata dai francesi di Groupama 4, mentre Telefónica e CAMPER scivolavano indietro, con un distacco intormo alle cento miglia dalla barca verde e arancio guidata da Franck Cammas, protagonista di una scelta vincente a sud.
Ma, quando la flotta si è divisa in due tronconi per meglio affrontare il passaggio dei Doldrum, Telefónica e CAMPER, rispettivamente terzi e quarti, sceglievano una rotta più orientale cominciando a riguadagnare acqua sulla flotta che si ricompattava.
Il 23 dicembre, quando si era arrivati al tredicesimo giorno Telefónica era in testa, tallonata da CAMPER a meno di sette miglia e tutte e due le barche viaggiavano sul passo dei 15 nodi quando il resto della flotta languiva nel vento debole, le vele che sbattevano sotto un cielo carico di nuvole.
Fino a quando l’equipaggio di CAMPER ha ricevuto un dono di Natale anticipato, la vigilia della festa infatti la barca rossa e bianca è riuscita a prendere il primo posto. Tutti i festeggiamenti sono allora stati messi da parte, per concentrarsi sulla battaglia finale fino al traguardo nel porto segreto. E si arriva così all’ultimo giorno di regata, caratterizzato da un vero e proprio match race fra i due, che si sono alternati al vertice più volte, separati solo da qualche decina di metri. E, quando il sole era ormai tramontato, nel buio è stato Telefónica ad emergere e a prendersi la vittoria in una delle battaglie più intense viste nelle ultime edizioni della Volvo Ocean Race.