Il Parlamento francese approva una tassa per l’ormeggio nelle aree protette della Corsica. Diffuso il timore che la nuova legge possa essere estesa a tutte le aree marine protette in Francia. La scorsa settimana il Parlamento francese ha approvato un emendamento a una proposta di legge sull’applicazione di un’imposta di ormeggio nelle aree marine protette di Francia. L’emendamento prevede l’applicazione di una imposta per l’ormeggio di imbarcazioni da diporto in Corsica, nella zona delle Bocche di Bonifacio e nella riserva di Scandola. Molto simile al disegno di legge iniziale, l’emendamento presentato è stata approvato il 4 marzo scorso con 43 voti favorevoli e 27 contrari e interesserà gli ormeggi di imbarcazioni da diorto nelle aree marine protette. L’importo della tassa, inizialmente proposto per ¤ 20,00 a metro di scafo, non è stato ancora confermato e sarà oggetto di un successivo decreto. Sebbene il parlamentare Giaccobì abbia dichiarato che la legge si applicherà solo alle coste della Corsica, la comunità nautica francese teme fortemente che il provvedimento finirà per interessare tutte le zone marittime protette in Francia, con una superficie di 88,000sq km – ovvero il 24% delle coste della Francia continentale e il 50% della costa della Corsica.
Le associazioni di categoria della nautica francesi hanno reagito con decisione contro questa legge che considerano una sorta di privatizzazione del tradizionale diritto di accesso al mare. Diffuso inoltre il timore sul possibile impatto negativo sul turismo interno ed estero e più in generale dell’immagine della Francia nel mondo della nautica internazionale.
La Federazione francese dell’Industria Nautica (FIN), in un comunicato stampa, considera questa misura adottata dal parlamento francese una tassa tout court, in quanto non è prevista l’offerta di alcun servizio in cambio.