Economia

La Toscana continua a credere alla nautica e promuove il Polo d’innovazione con 1 milione di euro

 La Regione  Toscana continuerà ad investire sulla nautica, una filiera diffusa, che dalla costa si spinge fino a Prato e Firenze. Le navi ed i megayacht vengono assembleati e tenuti a battesimo sulla costa – dove operano sei dei primi venti produttori al mondo, in particolare a Viareggio e a Livorno – mentre a Firenze, Prato, Quarrata e Santa Croce, nascono i mobili, i tessuti, l’elettronica che di quelle navi fanno un prodotto di alta qualità.

Della nautica toscana si è parlato a Livorno, nel corso di un convegno sul progetto transfrontaliero Italia-Francia Marittimo, a cui ha partecipato l’assessore toscano alle attività produttive, Gianfranco Simoncini. Il meeting è stato l’occasione per fare il punto con altre città e regioni che si affacciano sul mare, su un settore ancora strategico per la Toscana ma che subisce adesso, in ritardo rispetto ad altri, i contraccolpi della crisi e il rallentamento dei mercati.

“Abbiamo pensato al polo di innovazione per la nautica per meglio mettere in rete conoscenze ed esperienze di imprese diverse e per aiutare la ricerca e il trasferimento tecnologico – sottolinea l’assessore Simoncini – Solo potenziando innovazione e ricerca sarà infatti possibile far tornare competitive le imprese della filiera. Su altri terreni non possiamo competere”. Il polo ha come capofila la società consortile Navigo, che raccoglie al suo interno i sette maggiori produttori di megayacht al mondo. Partner sono la soceità dei Navicelli, il Consorzio zona industriale apuana, il Consorzio polo tecnologico Magona e Netsprings.

Sul progetto, che è appena partito, saranno investiti in tre anni un milione di euro, di cui il contributo della Regione sfiora quasi gli 800 mila euro. E già hanno aderito 225 imprese delle circa 2.800 che operano sulla nautica in Toscana. Il sostegno al settore è tra le priorità delle politiche di sviluppo regionale dal 2007.

Per contrastrare gli effetti della crisi la Regione ha creato una rete dove sono presenti università, enti locali, associazioni di categoria, istituti di ricerca e centri servizi. “Un progetto integrato del nuovo piano regionale di sviluppo è stato pensato per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese” ricorda sempre l’assessore.

C’è anche un piano sulla portualità turistica e la Regione ha finanziato con 6 milioni altrettanti progetti di aziende della nautica da diporto che garantiranno un investimento di almeno dieci milioni.

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