Louis Vuitton, sponsor storico della vela, ha presentato nei giorni scorsi i conti che mostrano segni di ripresa per l’importante gruppo del lusso.
I ricavi trimestrali di Lvmh restano sopra i 4 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto al primo quarter 2008 (+0,4% a valori correnti e -7% a periodi comparabili). Ed è il business dei “Fashion & Leather Goods” il più anticiclico: con una crescita dell’11%, raggiunge quota 1,6 miliardi di euro (+4% a periodi comparabili).
Nei primi tre mesi dell’anno mantiene il segno più anche l’area “Selective Retailing”, che sale poco sopra il miliardo di euro (+7%). In calo, invece, gli orologi e i gioielli (-27%), i profumi e i cosmetici (-8%) e i vini e i liquori (-16%).
Nonostante il clima economico sfavorevole, il management specifica che Louis Vuitton ha realizzato un incremento dei ricavi a doppia cifra (con buone performance soprattutto in Europa, Asia e Usa).
L’intero gruppo sta continuando ad acquisire quote di mercato nel settore luxury e il suo principale obiettivo per il 2009 resta quello di incrementare la leadership.
Di segno opposto invece il principale competitor del gruppo, Ppr, che ha visto scendere i ricavi a 4,8 miliardi di euro, con un calo del 2,6% rispetto al primo quarter del 2008 (-4,9% a periodi comparabili). A penalizzare i numeri del colosso del lusso e del retail il -10% della catena Conforama, mentre le controllate Gucci Group (nella foto, un modello Yves Saint Laurent) e Puma hanno registrato, rispettivamente, +5% e +3,6%.
Il business dello sportswear di Puma ha totalizzato 697 milioni di euro di ricavi nel primo quarter (-3,3% a periodi comparabili), con un balzo in avanti del 11% nelle Americhe, alimentato dall’andamento positivo del footwear negli Usa. In leggera contrazione l’Asia-Pacifico e in netta flessione l’area Emea, che risente del calo del segmento apparel.