Aggiornamento da cape Town: Marco Nannini e Paul Peggs conquistano il podio nella prima tappa della Global Ocean Race. “Breve messaggio per condividere con tutti voi la gioia di avercela fatta, siamo arrivati a Cape Town e dopo una notte di lotta estenuante siamo riusciti a mantenere la nostra terza posizione salendo sul podio della prima tappa della Global Ocean Race. Vi raccontero’ meglio i dettagli in un altro blog, ma durante la notte abbiamo avuto vari problemi, stava andando tutto a meraviglia, eravamo piu’ veloci di Cessna quando si e’ rotta la tack line metre planavamo a 15-17 nodi sotto spi grande… lo spi non si e’ rotto e con un po’ di confusione nel buio pesto della notte lo abbiamo tirato giu’ e reissato con il punto di mura attaccato alla prua anziche’ al bompresso. Purtoppo pero’ la calza si era incattivita e non riuscivamo ad aprire lo spi, dopo un’altra lotta abbiamo tirato giu’ lo spi ed issato quello piu’ piccolo, l’A6 nella speranza che grazie alle onde che facilitavano grandi planate saremmo comunque riusciti a tenere dietro Cessna.
Gestire lo spi issato cosi’ dalla prua era difficile e piu’ volte collassava e si rigonfiava ma la velocita’ era buona. Poi, dopo neanche una mezz’ora inspiegabilmente si e’ rotta una volante e contemporaneamente e’ esploso lo spi, nel buio pesto non si capisce davvero cosa sia
successo, una volta recuperati i brandelli dello spi a bordo sembrava un campo di battaglia, lo spi e’ esploso perche’ si e’ incattivito nel
pulpito che e stato letteralmente sradicato con i tubi di acciaio piegati in due… A questo punto, con sola randa e genoa ci siamo detti che era di
fare mente locale, pensare a cosa fare, quale vela mettere e come poter tentare di salvare la situazione, avevamo ancora lo spi grande, ma tutto incattivito sotto coperta e ci sarebbe voluto un po a sistemarlo e vista l’esperienza dell’A6 dovevamo tentare di riparare la tack line per evitare un altro disastro, ci sarebbe voluto troppo tempo ed avremmo perso troppe miglia… qui e’ intervenuta la provvidenza, abbiamo scaricato le posizioni e fra queste un email di Conrad Colman su Cessna che alzava bandiera bianca, avevano rotto 3 spinnaker nel tentativo di raggiungerci e per loro il gioco era finito… noi ovviamente non gli abbiamo detto niente dei nostri problemi e il finale di regata, di nuovo ad armi pari senza spinnaker si e’ trasformata in un veloce trasferimento sotto randa e genoa… il vantaggio accumulato e’ stato sufficiente ed abbiamo battuto Cessna di circa 3 ore sapendo di aver dato tutto quello che c’era da dare, perccato per i danni, ma in qualche modo faremo qui a Cape Town per rimediare…
successo, una volta recuperati i brandelli dello spi a bordo sembrava un campo di battaglia, lo spi e’ esploso perche’ si e’ incattivito nel
pulpito che e stato letteralmente sradicato con i tubi di acciaio piegati in due… A questo punto, con sola randa e genoa ci siamo detti che era di
fare mente locale, pensare a cosa fare, quale vela mettere e come poter tentare di salvare la situazione, avevamo ancora lo spi grande, ma tutto incattivito sotto coperta e ci sarebbe voluto un po a sistemarlo e vista l’esperienza dell’A6 dovevamo tentare di riparare la tack line per evitare un altro disastro, ci sarebbe voluto troppo tempo ed avremmo perso troppe miglia… qui e’ intervenuta la provvidenza, abbiamo scaricato le posizioni e fra queste un email di Conrad Colman su Cessna che alzava bandiera bianca, avevano rotto 3 spinnaker nel tentativo di raggiungerci e per loro il gioco era finito… noi ovviamente non gli abbiamo detto niente dei nostri problemi e il finale di regata, di nuovo ad armi pari senza spinnaker si e’ trasformata in un veloce trasferimento sotto randa e genoa… il vantaggio accumulato e’ stato sufficiente ed abbiamo battuto Cessna di circa 3 ore sapendo di aver dato tutto quello che c’era da dare, perccato per i danni, ma in qualche modo faremo qui a Cape Town per rimediare…
Ora in ordine di priorita’ una doccia, birra gelata ed una bistecca.