Fanno un mestiere apparentemente lontano dal mare, ma come il mare insegna ai cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, la disciplina, il senso della tradizione e l’arte marinaresca, così in Officine Gullo si tramanda l’esperienza dell’arte della fusione dei materiali per produrre le cucine più belle e funzionali del mondo. In occasione della presentazione della RAN630, la regata d’altura più lunga del Mediterraneo che partirà nel mese di aprile a Livorno per girare le boe di Porto Cervo e di Capri, prima di far ritorno nel porto mediceo, abbiamo incontrato Pietro Gullo, titolare dell’azienda di famiglia fiorentina, Officine Gullo, per chiedere quali sono i valori che ispirano al punto tale da legarsi ad una regata di altura, sponsorizzandola.
“Noi di Officine Gullo ci occupiamo di cose diverse dalla vela, eppure i legami con questa esperienza della RAN630 giunta ormai alla seconda edizione, sono molti e quindi possiamo dire che in primo luogo ci lega l’affetto, ma in realtà una delle cose che più ci suggestiona è che in questa regata oltre agli equipaggi civili partecipano anche gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno. Una competizione in cui mentre si fa agonismo, si fa anche formazione, educazione e questo ricorda molto da vicino i valori su cui abbiamo impostato la nostra azienda di famiglia. Officina Gullo è stata fondata dai miei genitori e attualmente la conduciamo insieme ai miei fratelli, sotto l’insegna della musa ispiratrice della mia mamma. Quello su cui abbiamo sempre investito è la formazione; infatti abbiamo una scuola all’interno dell’azienda che insegna ai ragazzi a lavorare il metallo, a fonderlo, ad inciderlo. Ecco perché per noi è importante il valore della formazione. – prosegue un determinato Gullo nel raccontare l’amore della loro arte – Gli allievi dell’Accademia, crescono interiormente facendo competizione e questo è un aspetto che noi viviamo in azienda quotidianamente. Nel settore in cui operiamo è fondamentale il tramandarsi di insegnamenti di alcune tecniche di lavorazione, come l’incisione dei metalli piuttosto che la cesellatura che oggi si sono persi. La competizione per noi è il mercato, difficile, internazionale e spietato: per questo mi piace pensare che questa regata di quasi 630 miglia è una regata product oriented più che brand oriented, come siamo noi di Officine Gullo che abbiamo fatto del nostro prodotto un marketing da raccontare. La regata con tutte le sue emozioni sarà un evento da raccontare. Per questo motivo porteremo tutti gli armatori iscritti a vivere nel cuore di Firenze l’esperienza di una cucina Gullo. Abbiamo aperto uno spazio in una cappella rinascimentale in centro a Firenze, dove offriremo una cena evento e in una un’antica cappella rinascimentale vivremo un’esperienza prima della regata, poi, dopo la regata festeggeremo tutti insieme a Livorno”.