Pubblichiamo un interessante articolo apparso oggi su La Nuova Sardegna che parla della disputa “economica” tra la compagnia di trasporti marittima di Vincenzo Onorato e la Regione Sardegna. Dall’articolo emerge chiaramente una situazione molto complicata soprattutto per una gestione monopolistica del servizio di trasporto Palau-La Maddalena-Palau che ricade sulle spalle dei lavoratori marittimi. Tutto questo ricordando che main sponsor delle avventure veliche di Vincenzo Onorato con il suo Mascalzone Latino è la Regione Sardegna. Un altro pezzo di economia italiana che si sfalda, quando le sponsorizzazioni sono fatte solo in virtù di relazioni e non con un vero piano strategico economico, né per lo sponsor nè per lo sponsee.
Da La Nuova Sardegnadel 03 novembre 2011. Cappellacci attacca Onorato: «Non può usare i lavoratori come scudi umani» . LA MADDALENA. È una battaglia navale, ma non è un gioco. Non lo è per i maddalenini, che rischiano di veder cancellato il diritto alla continuità territoriale. Non lo è per i marittimi dell`Enermar licenziati, che vedono negato il diritto al lavoro in uno dei momenti più duri per l`Italia. Perché quella che si sta “giocando” alla Maddalena, sulle rotte dei traghetti per Palau, è solo un piccola partita della sfida, ben più ampia, fra Cappellacci e Onorato e i suoi soci della Tirrenia. 11 primo effetto è l`addio di Onorato: l`Enermar, la sua compagnia di navigazione, ha licenziato 83 marittimi e ha soppresso 26 corse (più ritorno) in partenza dalla Maddalena. Decisione presa il 31 ottobre, dopo otto mesi di annunci e di proteste.
La prima reazione è stata quella della Uil: il sindacato non se l`è presa con l`azienda che ha mandato a casa i suoi iscritti, ma con la Regione. È singolare, ma è così. Perché? Perché la Uil e l`Enermar hanno condotto (e continueranno a farlo) una battaglia comune, senza distinzione di ruoli. La Uil sostiene le ragioni della compagnia di Onorato contro una sua diretta concorrente, la Decolmar del maddalenino Del Giudice. L`Enermar mette a disposizione dei lavoratori le proprie navi per protestare a Cagliari contro la Regione. Uil e Enermar hanno sempre accusato Cappellacci di favorire proprio la Delcomar, nella distribuzione delle rotte. Sostenuti dalla giustizia amministrativa, hanno chiesto che la Delcomar non prendesse più aiuti pubblici (fa le corse notturne). Battaglia persa. Poi hanno chiesto che tutte le gare per le rotte fra La Maddalena e Palau venissero rifatte. Altra battaglia persa. Perché? Perché Cappellacci non vuole accettare i diktat di Onorato, né – parole di ieri – può tollerare che i lavoratori vengano usati come scudi umani. 11 senso della posizione della Regione è questo: non è ammissibile che Onorato isoli la Sardegna da una parte, e che poi pretenda di avere aiuti dalla Regione dall`altra.
L`armatore appoggiato dalla Uil contro la rivale Delcomar , per anni, ha avuto l`appoggio del centrodestra. Specialmente a Olbia, nel cui porto è oggi è un monopolista: guadagna dalle sua navi, ma anche da quelle della concorrenza (ha la gestione dei servizi, antincendio compreso). Ora, il centrodestra di Cappellacci gli ha tolto la fiducia. Soprattutto perché Onorato, insieme ai soci della Tirrenia, è accusato da Cagliari di voler lucrare sulla Sardegna solo d`estate.
E quindi, via alla flotta sarda. L`esperimento andato in scena tra la Sardegna e la penisola – e su cui c`è polemica, per via dell`assenza di dati certi – sarà riproposto alla
Maddalena. Oggi la giunta regionale dovrebbe dare il via libera all`ingresso sulle tratte per Palau di due traghetti della flotta sarda. L`idea piace al sindaco della Maddalena Angelo Comiti, di area centrosinistra. «Perché garantisce la continuità territoriale e il diritto al lavoro dei licenziati, che saranno assorbiti dalla nuova compagnia» ha detto Comiti. Alla Maddalena, città disillusa, sperano per una volta che le promesse vengano mantenute. (g.pi.)
Fonte: La Nuova Sardegna del 03 novembre 2011