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Onore ai vincitori ma soprattutto a Luna Rossa

In una giornata in cui la nebbia ha battuto tutti, Dean Barker vince la sua 3 Louis Vuitton Cup e vola in America’s Cup. 7-1 è un risultato senza sé e senza ma. Però Luna Rossa Challenge ha fatto veramente un lavoro straordinario considerando che è entrata in Coppa circa 18 mesi fa. Si è legata al progetto di sviluppo neozelandese e quindi un piccolo merito per questa Coppa è anche italiano: quello dello sparring partner. Anzi è anche di Patrizio Bertelli  che con tanta passione ha messo altri soldi per partecipare alla 4°edizione seppur senza apprezzarne la barca, l’organizzazione e il modello. Seguendo l’unico mezzo a disposizione per vedere le regate, il canale ufficiale youtube dell’evento, e leggendo i commenti dei 6180 utenti connessi contemporaneamente a livello mondiale (che debacle, dov’è il popolo di  Facebook?) è stato possibile capire il diverso stile dei partecipanti. Commenti molto negativi di chi non segue abitualmente le regate e la Coppa e quindi non conosce il  percorso di avvicinamento fatto da Luna Rossa, mentre commenti molto più precisi e “affettuosi” di chi conosce la storia di Prada. Purtroppo per il futuro sarà necessario coinvolgere un pubblico meno maturo ma più caldo come quello dei commenti negativi, quello per intenderci  che ha seguito Silver Bullet ad Auckland nel 2000, perché è il pubblico delle grandi masse. Le grandi  masse del calcio e le grandi masse delle Olimpiadi. Quindi continueremo a  dire che è giunto il momento di trasformare l’America’s Cup in un evento veramente globale, perché è il più antico evento sportivo al mondo. Onore a Luna Rossa per la sua 3° Louis Vuitton Cup, ma onore anche e soprattutto a Max Sirena e Patrizio Bertelli, non mollate perché la 35° edizione vi vogliamo Challenger of Records.

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