Che fosse forte tutti lo sapevano ma che avesse la freddezza di non mollare un centimetro contro le avversarie era necessario scoprirlo. Complice l’esperienza di Tokyo2021 dove aveva perso il podio per un soffio, Marta Maggetti ha condotto una finale a 3 strepitosa, avendo la sagacia tattica di aspettare il suo momento e andare dalla parte giusta seguendo la layline perfettamente, cogliendo un’occasione che da terza l’ha fatta diventare prima nelle battute finali. Un oro meraviglioso che aspettavamo nella categoria dai tempi di Alessandra Sensini. Infatti questa specialità è l’erede dei windsurf.
Esattamente una settimana prima dell’inizio delle regate, una medaglia arriva per la vela italiana ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nella sede di Marsiglia; Marta Maggetti da Cagliari, che è partita dalla semifinale grazie ai risultati delle qualificazioni, regala alla squadra italiana il metallo più prezioso, nel giorno in cui tre anni fa Ruggero Tita e Caterina Banti vinsero a Tokyo 2020.
Il 3 agosto, una data da ricordare, che diventa storica per la vela italiana: nella Windsurf femminile arriva una splendida medaglia d’oro da Maggetti che corona una settimana a livelli molto alti. L’atleta italiana che ha concluso terza nella prima fase ha diritto di partecipare alla serie delle medaglie partendo dalla semifinale. Si impegna molto e proprio all’ultima boa la vede arrivare in seconda posizione ed entrare nella finale a tre che definirà il colore della medaglia. “Non sono partita molto bene – commenta Maggetti – ma ho cercato di tenere il passo con le mie avversarie. La finale è stata molto dura e ho aspettato il momento per attaccare. Ho scelto il momento giusto e sono arrivata prima alla terza boa.” Poi l’ultimo passo e l’arrivo: “Le mie gambe tremavano, il mio unico pensiero era di arrivare fino in fondo. Attraversare la linea del traguardo è stata una liberazione.”
Una grande festa che investe i colori azzurri e un raggiante presidente FIV Francesco Ettorre: “Una giornata splendida, complimenti a Marta e a tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo momento. Vincere una medaglia d’oro è il risultato di un grande lavoro e percorso fatto in questi quattro anni. Marta è stata in grado di capitalizzare i suoi sforzi nel miglior modo possibile ed è stata premiata. Siamo orgogliosi di lei. Un altro prestigioso traguardo per la vela italiana.”
Queste sono le dichiarazioni di Marta Maggetti: “Devo ancora capire cosa significhi questo successo. Per me al momento c’è la grande emozione di aver vinto una regata molto importante. Devo metabolizzare tutto. Per me, un momento straordinario in cui voglio ricordare tutti coloro che mi sono stati vicini e che hanno contribuito con la loro presenza e professionalità al raggiungimento di questa medaglia. Un ringraziamento speciale ai miei cari, al CONI, alla Federazione Vela, ai tecnici, alle Fiamme Gialle. Il momento più difficile è stato in semifinale quando ho dovuto lottare con le unghie e con i denti per arrivare in finale che significava una medaglia. È stata una settimana davvero complessa, il vento ci ha fatto soffrire e oggi finalmente il maestrale ha soffiato bene e mi ha portato alla vittoria.”
Così il tecnico del Windsurf della squadra italiana, Riccardo Belli di Isca: “Evidentemente doveva andare esattamente così; ha deciso di farmi esplodere il cuore di gioia con una layline vincente, un aspetto tecnico su cui abbiamo insistito molto, per migliorare.”
Nell’altra serie delle medaglie, purtroppo, Nicolò Renna esce subito ai quarti di finale, finendo terzo subito dietro l’olandese e il britannico. Conclude così la sua Olimpiade al sesto posto.
Per quanto riguarda le altre classi in gara nei singoli maschili, Chiavarini ha concluso le due prove in programma con un diciassettesimo e un ventisettesimo posto, trovandosi ora al tredicesimo posto nella classifica generale. Per il singolo femminile, tre prove per recuperare la regata non svolta il primo giorno di gara. Chiara Benini Floriani segna due decimi e un diciottesimo posto; è settima nella classifica generale.
Il dinghy misto disputa altre due regate che registrano un dodicesimo e un quindicesimo posto che li porta al dodicesimo posto in classifica.
Infine, debutto per il catamarano misto che ha visto Tita Banti chiudere le tre regate in programma con un 1-1-2 che li porta al primo posto generale.
“Siamo partiti bene, con tre buone prove. La regata è ancora lunga, dobbiamo mantenere la concentrazione fino alla fine.” Queste le dichiarazioni dei due. Così, alla fine della giornata, il Direttore Tecnico Michele Marchesini: “Ci aspettavamo molto dai nostri Windsurf e così è stato. Maggetti ha saputo gestire l’intera Olimpiade con equilibrio. E questo ha fatto la differenza. Le qualifiche prima erano eccellenti, sempre in pettorina blu o rosa, e poi la semifinale, dove evidentemente lei e l’israeliana avevano un margine tecnico da gestire su Cina e Perù. In finale Maggetti ha aspettato il momento giusto e ha sfruttato la sua velocità di bolina e la valutazione perfetta della lay-line sinistra, che invece le sue avversarie hanno sbagliato. Marta è nella nostra squadra da quando era poco più di una ragazzina, è uno dei centri pulsanti, sono molto felice per lei. Faccio i complimenti a Chicco Belli di Isca, l’allenatore che ha seguito Maggetti nella squadra in questi tre anni dopo Tokyo, preparandola a vincere un titolo mondiale e olimpico e con Adriano Stella che ha fatto un lavoro perfetto in acqua in questi giorni. Mi dispiace per Renna, un’occasione persa, mi confronterò con il ragazzo e sono sicuro che saprà rialzarsi. Ottimo inizio oggi per Tita e Banti, ma è solo l’inizio. Vediamo il meteo nei prossimi giorni.”