Riceviamo e pubblichiamo volentieri la posizione dell’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia a valle delle dichiarazioni del professor Franco Prodi. L’associazione esprime piena solidarietà a tutte le strutture operative che a diversi livelli – nazionale, regionale e locale – si sono impegnate e prodigate nella previsione e nella gestione delle emergenze determinate dai gravi eventi meteorologici che hanno recentemente colpito in modo devastante la nostra Nazione. Ritiene che l’entità dei fenomeni meteorologici verificatisi sia stata prevista in modo tempestivo e adeguato, e per quanto consta, efficacemente comunicata sia alle autorità sia al pubblico attraverso i più diversi organi di informazione.
I dati rilevati dai sistemi osservativi confermano le previsioni, e mostrano che la perturbazione che ha interessato il Paese è una delle più intense e distruttive che si siano registrate negli ultimi decenni, con valori locali di precipitazione che in molti casi hanno raggiunto o addirittura superato record secolari. Indubbiamente, grazie anche al miglioramento delle tecnologie, molti passi si possono ancora fare verso un ulteriore efficientamento dei sistemi osservativi, di una loro ulteriore integrazione e ottimizzazione, e di un ancor più efficace coordinamento dei servizi.
Ma a questo scopo non servono polemiche e atti d’accusa.
Occorre invece un impegno fattivo e coordinato a effettuare un’analisi accurata e complessiva dei fabbisogni, una adeguata pianificazione degli interventi – inclusa la identificazione delle cause che possano ostacolare un più rapido ed efficiente miglioramento del sistema e la adozione di adeguate strategie per rimuoverle – nonché ovviamente a reperire le risorse necessarie e assicurarne in modo strutturale la continuità nel tempo.
È altresì indispensabile il positivo e fattivo concorso di tutti i soggetti che, ciascuno per le proprie specifiche competenze, possono contribuire a migliorare il sistema della meteorologia italiana: servizi pubblici, enti di ricerca, università, scuole, imprese, associazioni, organizzazioni professionali e sindacali, e organi di informazione.
A tal fine sarà cruciale il ruolo di coordinamento che potrà svolgere l’Agenzia ItaliaMeteo, quale
struttura di riferimento per la meteorologia nazionale. AISAM guarda con attenzione e fiducia alla strutturazione attualmente in corso dell’Agenzia, e conferma quanto già pubblicamente manifestato nella dichiarazione adottata dalla propria Assemblea tenutasi il 18 novembre 2017 a Rovereto e nel recente Congresso Nazionale AISAM svoltosi dal 10 al 13 settembre scorsi a Bologna.
Al seguente link le affermazioni del Prof. Prodi rilasciate in un’intervista al giornale “Il Mattino” di Napoli: link