Oceano

Puma, Camper, Telefonica un posto per tre

PUMA, CAMPER e Telefónica hanno spaiato, prendendo strade diverse alla ricerca della strategia per attaccare nel modo migliore il tratto finale verso Miami e il traguardo della sesta tappa della Volvo Ocean Race. Mentre il leader continua a guadagnare in latitudine e tiene la prua nettamente verso il nord, i suoi rivali hanno scelto rotte differenti per gestire una bassa pressione posizionata a nord. Il vento continua la sua tendenza al basso, con circa 10 nodi di intensità a mezzogiorno, ossia la metà rispetto a 24 ore fa. I francesi di Groupama e Abu Dhabi inseguono in quarta e quinta posizione, pronti a cogliere ogni occasione si possa presentare loro per rifarsi sotto. Il vento cala e la tensione a bordo sale. Come previsto la bella brezza di aliseo che aveva accompagnato la flotta negli ultimi due giorni, facendo coprire molte miglia ai cinque team, è andata scemando a causa di un fronte proveniente da nord, e ora navigatori e skipper si trovano ad affrontare un vero e proprio puzzle strategico nel Mar dei Caraibi.
All’ultimo rilevamento disponibile il terzetto di testa è sempre guidato dagli americani di PUMA che continuano a puntare a nord, mentre i due inseguitori CAMPER with Emirates Team New Zealand e Team Telefónica intorno alle 3 del mattino hanno entrambi fatto la loro mossa, strambando quando si trovavano a circa 140 miglia a nord-est dell’isola di Guadalupa. Le barche guidate da Chris Nicholson e Iker Martínez si sono quindi separate decisamente dalla traiettoria di PUMA e la separazione laterale tra CAMPER e il leader a mezzogiorno era di circa 70 miglia. Alle 14 di oggi, tuttavia Team Telefónica è tornato a far rotta verso nord, mettendo sotto pressione CAMPER, che ora deve decidere se fare lo stesso o continuare con la sua rischiosa strategia occidentale. I tre team hanno deciso di affrontare in maniera diversa l’ostacolo che si frappone fra loro e la rotta verso il traguardo.

Il navigatore di PUMA Tom Addis ha confermato che le manovre tattiche sono già più che iniziate. “Abbiamo ancora questo fronte occluso da passare per raggiungere un nuovo sistema meteo che si sta formando davanti a noi.” Secondo quanto raccontato da Addis la barca americana naviga in una decina di nodi di vento, ma è probabile che si debba ancora aspettare un giorno e mezzo prima di rientrare in una zona di buona pressione. “E’ difficile prevedere quando l’aria ritornerà. Ovviamente questo rende le cose un po’ tese a bordo. Quando cammini a venti nodi con l’aliseo è facile, ci sono poche chance che gli altri riescano a passarti, ma quando il vento cala e ci si riavvicina, specialmente per un giorno intero, può succedere di tutto. La meteo è molto instabile e se qualcuno prende un temporale e dell’aria un po’ più forte per qualche ora la classifica potrebbe capovolgersi.” Malgrado la posizione di controllo, gli americani non si fanno illusioni sugli avversari. “La nostra velocità è stata buona e abbiamo fatto delle buone scelte, non credo dobbiamo fare cambiamenti drastici alla nostra strategia, ma di certo qui si sta parlando di tre barche molto ben portate. Siamo tutti velisti professionisti e non mi aspetto certo che gli altri team lascino nulla di intentato.”

Gli spagnoli di Team Telefónica hanno optato per una rotta intermedia fra quella di CAMPER, più vicino alle isole Vergini Britanniche, e quella di PUMA. “Devi fare le tue scelte e seguirle” ha detto Andrew Cape, l’esperto navigatore di Telefónica. “Devi fare la tua regata, non seguire gli altri perché non riuscirai mai a passarli. Nell’ultima parte ci saranno un sacco di cambi, per così dire. Sarà difficile, ci saranno delle possibilità da una parte o dall’altra, ma di certo il team che indovinerà la tattica giusta vincerà. Siamo dove vogliamo essere, ma questo è solo il primo passo dei circa 25 che dovremmo fare, e tutti giusti.”

Per il momento i tre team sembrano volersi difendere o attaccare su tre opzioni distinte. Il Media Crew Member di CAMPER Hamish Hooper  nel suo blog ha descritto così la situazione: “Facciamo ancora 14/15 nodi di media ma le previsioni dicono che il vento calerà ancora e sembra che ci ritroveremo in bonaccia. Una prospettiva poco piacevole. Will e Nico (Chris Nicholson) passano lunghe ore al carteggio per decidere cosa fare in quest’ultima parte della tappa. Lo si era detto fin dall’inizio che sarebbero state le miglia dove si vince o si perde, molto complicate. Ci sono i Caraibi, le Bahamas e vento leggero su tutto il tratto. E’ un labirinto e chiunque di noi cinque potrebbe uscirne vincitore. Anche Groupama e Abu Dhabi, che sono cento miglia dietro, sono ancora nel gioco. Anzi, sono in una posizione invidiabile, non hanno nulla da perdere e potrebbero tentare la sorte.” E Will Oxley il navigatore della barca ispano/neozelandese ha aggiunto: “Sembra che le ultime mille miglia saranno molto lente, con un sacco di potenziali trappole. Speriamo di non cadere in una…”

Secondo Gonzalo Infante, il responsabile della meteorologia della Volvo Ocean Race, il tre battistrada dovranno gestire un periodo di vento leggero che potrebbe durare dalle 24 alle 30 ore, prima di poter nuovamente riprendere un buon ritmo. Da domani potrebbero entrare in un flusso di vento da nord-est che farà loro riprendere velocità. Tuttavia sarà un rinforzo di relativa breve durata, visto che dopo ulteriori 24/36 ore potrebbe presentarsi un altro stop forzato.

Related Posts