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Vasco Vascotto: “I giovani? Potrebbero essere la carta vincente di Brasile 2014”

Oggi iniziano i mondiali di calcio FIFA2014, un evento unico, l’evento con la maggior diffusione planetaria. Abbiamo deciso di chiedere ad alcuni campioni della vela, se seguono l’evento, come conoscono il Brasile, terra ospitante del mondiale e soprattutto un pronostico secco sulle 4 semifinaliste. Tutti hanno risposto con ironia, ma anche con passione e competenza. La prima puntata con Vasco Vascotto, uno che di mondiali se ne intende! Vasco intercettato a Porto Cervo in occasione del Mondiale TP52 ci ha rilasciato il suo parere. Infatti un esperto di mondiali non può non dire la sua su un evento che promette di tenere gli italiani con gli occhi incollati allo schermo. Anche se dalla vela si passa al pallone. Vasco Vascotto, uno dei più grandi velisti italiani, “scende in campo” per Sailbiz.it e azzarda un pronostico. Ma attenzione, perché le sue quattro squadre finaliste potrebbero regalare un epilogo al cardiopalma.

SAILBIZ: Oggi iniziano i mondiali di calcio Fifa World Cup 2014. Tu hai sulle spalle mondiali e America’s Cup, cosa prova un atleta in una manifestazione del genere?
VASCO VASCOTTO: “Si tratta di un’occasione più unica che rara, bisogna essere orgogliosi di avere questa opportunità e bisogna giocarsela nel migliore dei modi. Non ci deve essere lo stress derivante dal pensare che si partecipa a una competizione che si chiama Campionato del Mondo, ma nello stesso tempo bisogna avere la consapevolezza che alcune opportunità passano una volta sola nella vita”.

SAILBIZ: Popolarità a parte, cosa potrebbe prendere la vela dal calcio in un format mondiale?
VASCO VASCOTTO: “Il pallone!”.

SAILBIZ: Nel calcio il Mondiale è uno solo, nella vela ci sono tanti Mondiali quante sono le classi. Questo è un limite o un’opportunità non colta?
VASCO VASCOTTO: “E’ un limite per il calcio. Noi possiamo vantarci di averne vinti di più, loro ogni volta devono aspettare quattro anni”.

SAILBIZ: Hai mai regatato in Brasile? Se sì, qual è il posto più bello dove andare in barca?
VASCO VASCOTTO: “Sì, ho regatato in Brasile. Tra l’altro, ho vinto un Campionato del mondo a Salvador de Bahia, però devo dire che a Laybella è stato molto bello e ho fatto un’altra regata in passato”.

SAILBIZ: Come vedi l’Italia ai Mondiali? Pensi abbia chance di ben figurare oppure la crisi del calcio italiano potrebbe ripercuotersi sulla nazionale?
VASCO VASCOTTO: “Il fatto di avere dei giovani, secondo me, può essere qualcosa di importante. I giovani pensano poco alla crisi del calcio, giocano soprattutto cercando di divertirsi, senza fare tanti conti, ma cercando di buttare la palla dentro”.

SAILBIZ: Quale velista potrebbe essere paragonato al giovane napoletano Insigne, sfacciato e forte?
VASCO VASCOTTO: “Insigne non lo vedo sfacciato, mi sembra invece un napoletano atipico. Uno che ha la testa sulle spalle. Non che i napoletani non abbiano la testa sulle spalle!”.

SAILBIZ: La presenza di tanti stranieri negli equipaggi più forti può essere interpretata come un segnale di debolezza sia nel calcio italiano che nella vela italiana?
VASCO VASCOTTO: “No, se gli italiani cercano di imparare dagli stranieri, di rubare con gli occhi le cose migliori. Questo fa parte dello sport”.

SAILBIZ: Le prossime regate a cui parteciperai?
VASCO VASCOTTO: “I Campionati mondiali di calcio!”.

SAILBIZ: Un pronostico secco per il mondiale: le quattro squadre finaliste!
VASCO VASCOTTO: “Belgio, Brasile, Argentina e Italia”.

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