Dai sedili di pilota e copilota spunta un mobile attrezzato a cucina esterna: lavandino, piano di lavoro con piastra teppan yaki per la cottura senza fiamma, ice box. Su richiesta si possono aggiungere anche fuoco in vetroceramica e frigo a cassetto. Naturalmente, si può aprire in qualsiasi momento il tendalino. Non ci sono sedute fisse, l’imbarcazione è corredata da materassini gonfiabili che possono essere utilizzati a bordo e in acqua. La prua è rialzata, dotata di ampio cuscino prendisole, accessibile con una leggera scaletta in fibra di carbonio (prezioso elemento di design).
Un progetto sviluppato nel più puro stile hi-tech, con un’essenzialità che in ogni dettaglio è in realtà pensata per trasformarsi in lusso e comodità. Nella cabina interna non ci sono armadietti: al loro posto, delle borse in pelle, dal design particolarmente curato, che possono essere trasportate da casa con dentro tutto l’occorrente per la crociera e semplicemente appese alle murate una volta arrivati in barca. La cabina è un gioiellino: angolo cottura, sedute dalla tappezzeria personalizzabile che si trasoformano in letto matrimoniale, impianto tv e hi-fi, bagnetto con doccia separata con box in cristallo.
Il tutto senza tralasciare nulla in fatto di prestazioni. Lo scafo è stato progettato da Mark Wilson, uno dei massimi esperti di imbarcazioni da corsa, e incarna il più moderno concetto di energy saving: Wider 42 raggiunge i 53 nodi di velocità massima. A 40 nodi consuma 100 litri/h con i due motori Cummins da 480 hp. Ha un’autonomia di 400 miglia a 40 nodi. Hi-tech ed energy saving anche per tutte le tecnologie di bordo (da sottolineare, il volante multifunzione con display multiview integrato, che integra in un unico strumento gran parte dei controlli di bordo).
Una barca ad altissimo tasso di innovazione, dunque, la prima uscita dagli stabilimento di Castelvecchio di Monte Porzio, nelle Marche, dove ha sede l’azienda nata nell’aprile dell’anno scorso. I protagonisti dell’avventura: lo stesso Antonelli, presidente, Paolo Favilla, amministratore, Vincenzo Sulpizi, project manager, Fulvio De Simoni, yacht designer, e il già citato Mark Wilson. Una barca nata da «tanto impegno, passione, sforzo, e amore per questo lavoro» sintetizza Tilly Antonelli. Il primo scafo di una flotta destinata ad arricchirsi. Prossimi progetti: un 35 piedi e un modello più grande, 50 piedi. Infine, un’avvertenza: non è un motoscafo per tutte le tasche, costa 780mila euro.
Fonte: Luxury On-line