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America’s Cup PRADA Christmas Race: nulla di fatto. Commento di Max Sirena

20/12/20 – Auckland (NZL)
36th America’s Cup presented by Prada
Race Day
Emirates Team New Zealand, Ineos Team UK

Anno Nuovo vita nuova, si suol dire in certe occasioni. Mai come quest’anno tutti sono d’accordo che il 2020 è un anno da dimenticare assolutamente. Direi che anche per il circuito della Coppa America è tutto da rimandare al 2021 e precisamente al 15 gennaio quando si tornerà in acqua per nuove regate affascinanti. E si perché diciamolo queste imbarcazioni da Play Station dividono il pubblico. Da una parte i genitori che non vogliono che i figli giochino con la consolle e dall’altra i figli che non riescono a staccarsi dall’appassionante adrenalina. Si diciamo che il popolo dei tifosi della vela è spaccato in due: chi vuole gli AC75 e chi li detesta.

Evitando qualsiasi commento, rimandiamo tutto a gennaio perché anche i mostri alati nulla possono contro gli elementi. E per la PRADA Christmas Race l’assenza totale di vento ha impedito il regolare svolgimento delle regate.

Per i dettagli ti invito a leggere il comunicato stampa ufficiale

18/12/20 – Auckland (NZL)
36th America’s Cup presented by Prada
Race Day 2
Spectators watch the racing from the America’s Cup Village

 

Max Sirena, Skipper e Team Director

Max Sirena CEO Luna Rossa Prada Pirelli Team

“Sono stati anni impegnativi. Per tre anni abbiamo lavorato praticamente al buio, senza confronti. Questa è stata una grande opportunità, prima delle regate ufficiali della PRADA Cup a gennaio. Abbiamo imparato tanto ed ovviamente siamo dispiaciuti perché potevamo vincere delle regate che abbiamo perso. Ma dobbiamo fare tesoro di questa esperienza.
Da questa sera inizieremo a fare una serie di brief per capire dove e come dobbiamo migliorare. Dobbiamo capire quali sono i punti di forza e arrivare il più preparati possibile alla PRADA Cup che è la regata che conta alla fine dei giochi. Il team ha lavorato alla grande, devo ringraziare lo shore team che è un mese che lavora giorno e notte, e ovviamente l’equipaggio. Abbiamo visto in tre giorni quanto siamo migliorati nella conduzione della barca sia in prepartenza che da un punto di vista tattico.”

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