La volontà di coniugare le funzionalità di un Supply Vessel al design e alla qualità delle finiture proprie di un superyacht è il fulcro del concept del 52 metri Supply Vessel che Rosetti Superyachts ha sviluppato in collaborazione con il designer italiano Giovanni Griggio di Phi Design Lab. Dopo l’annuncio, avvenuto lo scorso anno durante il MYS 2018, sono state diverse le manifestazioni di interesse ed ora il cantiere, specializzato nella produzione di yacht da 35 metri a 140 metri in acciaio e alluminio di tipo Superyachts, Explorer, Supply Vessel e Support Vessel, ha deciso di svelare ulteriori particolari di questo yacht.
Parola al designer Giovanni Griggio
“Per trasmettere un valore aggiunto a questo concept”, spiega Giovanni Griggio, “ho deciso di aggiungere elementi di design caratterizzati da una struttura biomimetica sul fianco dello scafo e in diversi ambienti interni, ispirandomi alla nervatura delle foglie. La natura dà sempre molti spunti,
soprattutto a livello strutturale e noi possiamo sempre imparare”.
La volontà è stata quella di offrire all’armatore diverse opzioni, con un layout particolarmente elastico che permette di modificarne la configurazione. Ne è un perfetto esempio il garage poppiero, facilmente trasformabile in un beach club che può raggiungere una superficie complessiva di 80 metri quadri con l’apertura delle due terrazze a murata, creando un immediato contatto con l’ambiente circostante. A prua di quest’area si trovano una palestra e la spa, che include sauna e bagno turco, illuminata di luce naturale che filtra dalla piscina con fondo vetrato, posta sul ponte superiore.
Ambienti open space e privacy allo stesso tempo
L’interazione tra interno ed esterno è evidente sul ponte principale. L’enorme ponte poppiero di 142 metri quadri, tipico dei supply vessel, può accogliere un helipad o una piscina, con solarium e zona living. L’helipad in questo caso assolve anche una funzione di privacy: essendo rialzato rispetto al resto del ponte; quando lo yacht è ormeggiato in una marina assicura all’armatore e ai suoi ospiti la massima discrezione.
Parola a Fulvio Dodich, CEO Rosetti
“La nostra vocazione all’esplorazione si conferma anche nella scelta di proporre un layout innovativo con un carattere più marcato, progettato da un giovane designer che si impone per creatività e spirito di iniziativa. Il mercato ha reagito bene a questo progetto che sta suscitando un forte interesse e nel quale noi crediamo molto” afferma Fulvio Dodich, Partner & Ceo di Rosetti Superyachts. Il ponte e il salone sono invece sviluppati su uno stesso livello e la possibilità di aprire totalmente le porte scorrevoli consente di ottenere un unico grande open space. Il salone del 52
metri Supply Vessel presenta un’area living centrale e un layout asimmetrico sui due lati, con una chaise longue a tutta ampiezza sul lato sinistro e due poltroncine a dritta.
La luminosità naturale, che valorizza questo ambiente privo delle classiche eccessive compartimentazioni tipiche di yacht di queste dimensioni, è assicurata dalle grandi finestrature a scafo a tutta altezza.
A proravia di questo ponte, l’armatore ha a disposizione un’area dedicata che comprende suite a tutto baglio, cabina armadio walk-in, studio privato, bagno con doppio accesso e hammam privato.L’arredo è qui impreziosito da alcuni dettagli, come la testiera del letto rivestita in pietra che accoglie un sistema di illuminazione diffusa.
Percorsi dedicati per l’equipaggio
Il ponte inferiore prevede quattro cabine doppie per gli ospiti, con letti matrimoniali o singoli,
tutte servite da bagni privati. Nella sezione prodiera di questo ponte ecco gli alloggi per
l’equipaggio, direttamente collegati tramite percorsi dedicati alla cucina posta sul main deck.
L’equipaggio può poi accedere alle cabine ospiti grazie a un ingresso di servizio posto nella
zona lavanderia, senza quindi dover passare dagli ambienti comuni.
Sul sun deck, infine, l’ampia area prendisole lascia spazio alla zona pranzo collegata alla
cucina tramite un food lift. Nella sezione prodiera, è prevista la possibilità di creare un cinema
all’aperto con schermo a scomparsa.