Si è svolta oggi in modalità virtuale la conferenza stampa della 61° edizione del Salone Nautico | Il più grande salone del mediterraneo che aprirà i battenti il prossimo 16 settembre. Presenti alla conferenza il presidente Saverio Cecchi, il direttore generale Marina Stella e il direttore commerciale Alessandro Campagna di Confindustria Nautica e, in rappresentanza delle istituzioni il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e dell’Autorità Portuale di Genova Paolo Emilio Signorini.
61° SALONE NAUTICO: UNA REPUTAZIONE ALTISSIMA
Dopo il successo della 60′ edizione, l’unico salone nautico svoltosi in epoca pandemica, che ha garantito, nelle norme rigide anticovid a tutela dei partecipanti, un incredibile balzo in avanti in termini di reputazione, la prossima edizione vuole cavalcare l’onda del successo e portare in dote una serie di importanti investimenti.
Tali investimenti, focalizzati soprattutto con l’ampliamento della darsena e quindi con un incremento di oltre il 20% delle imbarcazioni esposte, permetteranno a tutti i top player della cantieristica internazionale di essere presenti, segnando di fatto un sold-out dell’evento a poco meno di due mesi dallo svolgimento.
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Grazie all’immenso sforzo dello scorso anno e a tali investimenti, Genova si candida ad essere la capitale nazionale del Made in Italy nello yachting. Il Salone Nautico sarà il veicolo con cui non solo portare la bellezza e l’innovazione della nostra cantieristica nel mondo ma anche Genova a candidarsi ad essere leader mondiale nel settore. Numerosi gli eventi, sia di business che di sport, come la regata Round Italy (da Trieste a Genova, 1130 miglia) in collaborazione con Barcolana, che danno quell’input internazionale di affidabilità al Salone Nautico. Questi aspetti sono quelli che hanno invogliato tutti i cantieri a non mancare.
Quindi non con poco orgoglio, sia il sindaco Bucci che il governatore Toti, hanno parlato di un evento internazionale ad emissioni zero. Fa eco loro il presidente Signorini che sottolinea lo sforzo di elettrificare tutta l’attività portuale con significativi investimenti nel fotovoltaico, un segnale chiaro di modernità e competitività.
Interessante l’appello del presidente Toti che ha enfatizzato che il grande lavoro di Confindustria Nautica insieme alle istituzioni oggi garantisce che la nautica non è più un settore da tartassare con le tasse, ma un settore in cui è evidente che dietro uno yacht ci sono maestranze che vivono grazie allo stesso yacht e che quindi dona felicità, in termini diversi dal proprietario, a tante persone.
Il presidente Cecchi invece ha voluto sottolineare che il 61 Salone sarà il simbolo del bello, del ben fatto e dell’Italia che riparte, proclamandosi motivatore di un sistema che convoglia sinergie di squadra, menzionando per l’occasione il ct della Nazionale Roberto Mancini. L’amministratore delegato di Saloni Nautici, Carla Demaria, conferma che il settore è in grandissima ripresa, con un trend del +20% e che c’è un’euforia del mercato che trasforma Genova in motore della ripresa. La Demaria ricorda che la nautica deve adattarsi al contesto; ci sono momenti in cui accelerare e momenti in cui decelerare a causa di effetti sistemi economici che possono essere o meno favorevoli al settore. Questo è un momento da cogliere, perché gli indicatori segnano ed enfatizzano il Salone e le sue doti di resilienza granitica. Questa euforia potrebbe durare almeno altri due anni, arrivando fino al 2023, quando il progetto waterfront di Genova disegnato dall’architetto Renzo Piano (da Boccadasse alla Lanterna) sarà pronto.
61° SALONE NAUTICO: IL MADE IN ITALY DEL PAESE CHE TRAINA IL PAESE
In sostanza questa altissima reputazione giocata lo scorso anno con la scommessa di realizzare il salone, posizionano il Salone Nautico Internazionale nell’arena di show apprezzato e affidabile per tutti gli espositori.
Marina Stella ha snocciolato una serie di dati che danno molta attenzione al lavoro svolto fin qui da Confindustria Nautica: nel 2021 il 70% dei cantieri segnala un incremento di fatturato del settore tra il 10 e il 20%. Mentre solo il 3% dei cantieri evidenzia un decrescita, dovuta essenzialmente ad una mancata visione internazionale della propria produzione. Ecco che Il Salone Nautico si trasforma in una piattaforma di comunicazione volta all’internazionalizzazione del Made in Italy. Non è quindi un caso che molti sforzi sono stati fatti per accogliere operatori stranieri, giornalisti stranieri in maniera tale che il MADE IN ITALY DEL PAESE TRAINI IL PAESE. Con l’aiuto di ICE e simest saranno attivate una serie di iniziative finanziarie per assicurare un’opportuna visibilità internazionale. Significativo lo sforzo nella digitalizzazione dei contenuti come driver di sviluppo.
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Insomma dal 16 al 20 settembre 200 mila metri quadri di esposizione e quasi 1000 posti barca per presentare il Salone Nautico che vuole essere il più bello del mondo e che secondo il sindaco Bucci può generare per l’economia locale almeno 250€ per ogni partecipanti alla fiera espositiva.