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80 mila tonnellate di inquinamento, 1 soluzione rivoluzionaria

Alla Flinders University di Adelaide, in Australia, un gruppo di giovani ricercatori guidati da Justin Chalker ha inventato un materiale che assorbe il mercurio dall’acqua. È un polimero creato a partire dagli scarti dell’industria petrolifera e da quella degli agrumi: sottoprodotti della lavorazione del greggio e delle arance, dei limoni, che normalmente andrebbero smaltiti (anche in Italia ne sappiamo qualcosa) e che trovano invece una seconda vita. Ripulendo gli oceani e l’acqua con la quale veniamo a contatto ogni giorno. L’inquinamento da mercurio. In base agli ultimi studi oceanografici, negli oceani del nostro pianeta c’è una quantità di inquinamento da mercurio che si aggira tra le 60.000 e le 80.000 tonnellate. Nelle acque di superficie (meno di 100 metri) la concentrazione è triplicata a partire dalla Rivoluzione Industriale e nel prossimo futuro gli esperti si aspettano di vederla aumentare ancora. Da StarupItalia!

 

Da StarupItalia! di Eleonora Degano – Lo spiega Carl Lamborg, chimico WHOI (Woods Hole Oceanographic Institution) che ha guidato l’ultima grande valutazione condotta sul tema e pubblicata sulla rivista Nature. Il mercurio che ogni giorno immettiamo nell’ambiente arriva dalle attività industriali, da quelle minerarie, dal riscaldamento delle nostre abitazioni e dalle centrali elettriche: una volta nell’ambiente viene trasformato in metilmercurio, la forma prevalente nel pesce e nei frutti di mare che consumiamo abitualmente, particolarmente dannosa -secondo le valutazioni EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare- per il sistema nervoso in via di sviluppo, cervello compreso.

Con prospettive simili, la necessità di una soluzione efficace ed economicamente sostenibile si fa sempre più urgente. Chalker e i colleghi sperano di averla trovata. Ogni anno, spiegano, l’industria petrolifera produce con la raffinazione degli idrocarburi oltre 60 tonnellate di scarti in zolfo. Altrettanto è il sottoprodotto dell’industria degli agrumi in limonene, un idrocarburo presente nelle bucce di arance e limoni e principale responsabile del loro odore caratteristico.

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