Ieri era leader della classe 470, oggi si sta facendo largo nella classe 49er FX. Ieri aveva a prua la triestina Giovanna Micol con cui ha fatto 2 Olimpiadi, oggi ha a prua la triestina Francesca Clapcich. Ma non c’è nulla da fare è sempre lei che tiene alti i colori della Federvela nel circuito olimpico. Lo scorso week end ha portato a casa una magnifica medaglia di bronzo nel mondiale di specialità a Santander, Spagna, facendo commuovere i suoi tifosi, la sua nazione, la sua prodiera. In realtà la ragazza romana di nascita e bresciana di adozione, continua ad essere una garanzia per la Federazione, anche nella corsa verso Rio2016. Eh si, Rio sarà la sua quarta Olimpiade e sicuramente fa ben sperare. Con Giovanna Micol ha formato una coppia fortissima che solo per sfortuna non ha centrato la medaglia olimpica: due 5°posti (Pechino e Londra) che sanno di amaro, ma anche una medaglia d’argento ad un mondiale in Australia e 3 anni di seguito leader della classifica mondiale dei 470. Con Francesca si sono presentate a Santander senza troppe illusioni, dopo l’infortunio della triestina, ma hanno regatato alla grande presentandosi in medal race con una medaglia già in tasca. Perché scriviamo di Giulia?
Perché nonostante siano cambiati i ragazzi nelle varie classi olimpiche, e un momento di sano ringiovanimento ci voleva, nella Federvela Giulia merita il ruolo di capitano della nazionale. Un capitano carismatico per il quale parlano i fatti, in grado di comunicare benissimo dal punto di vista mediatico e una responsabilità del genere la aiuterebbe ad essere ancor più forte emotivamente.
In coppia con Giovanna Micol, sono state fortissime nel 470
Così ha dichiarato dopo la premiazione: “Sono felicissima: oggi siamo scese in acqua con molta serenità, con la consapevolezza che non sarebbe cambiato niente, quindi abbiamo cercato di divertirci il più possibile. C’era tanta gente sugli spalti che faceva il tifo, anche per noi, è stato bellissimo. Ora voglio tornare a casa con questa medaglia al collo, rilassarmi un attimo e poi ricominciare subito con le regate, più in forma che mai”. E’ un leader, è pronta!
Oggi in coppia con Francesca Clapcich, sono una promessa per Rio
Tutto ciò vorrebbe dire concentrare gli sforzi della Federazione nella ricerca di sponsor utilizzando un testimonial forte, carismatico e attualmente unico vincente in acqua. E allora Presidente diamo a Giulia la fascia di capitano e mettiamola nelle condizioni di rappresentare la vela italiana in cerca di fondi per far crescere questo sport. La sua visibilità aiuterebbe tutta la squadra. Cerchiamo un’agenzia e dedichiamo qualche sforzo mediatico in più per lei: ne vale la pena!
Raccontare la storia di Giulia equivale a raccontare un sogno; il sogno di una ragazza che non è nata sul mare e che si è avvicinata allo sport passando dal tennis. La sua mamma non sapeva cosa fare per calmare il suo istinto, che però ha trovato nella vela il posto ideale per scaricare tutte le energie positive di un talento.
Presidente Croce, Giulia sarebbe un capitano degno di rappresentare la Nazionale; mettiamola nelle condizioni di far vincere tutta la squadra anche dal punto di vista dell’interesse pubblico: prima della stampa poi delle aziende.
Se la Federnuoto ha trovato nella Pellegrini un leader, perché non potrebbe essere un altrettanto valido leader, Giulia Conti? magari qualche azienda in più capirebbe il nostro sport e deciderebbe di investire… ça va sans dire …!