Domenica scorsa finalmente è partita The Ocean Race, l’affascinante regata oceanica a tappe in equipaggio che, forse, ha perso un pò di smalto. Infatti leggendo i numerosi comunicati stampa trionfalistici dell’evento, viene qualche perplessità sul rinnovato format che prevede la presenza anche degli Imoca 60.
Barche eccezionali ma che siamo abituati a vedere nel giro del mondo in solitario senza scalo: il Vendée Globe. Dal punto di vista della comunicazione, essendo ridotta la flotta di VO65 a solo 6 imbarcazioni, tutte datate, e vedendo la diretta streaming della partenza di questi non ha suscitato particolari emozioni. Mentre la partenza dei 5 Imoca ha avuto un altro impatto mediatico.
Questo per dire che forse unire nella stessa regata le due tipologie di imbarcazioni ha ridotto l’evento ad un Campionato Invernale in cui chi ha i soldi regata con barche performanti di più o meno ultima generazione, chi i soldi non li ha trovati regata con barche storiche, quelle della mitica Volvo Ocean Race. Probabilmente anche l’impatto comunicativo sui media italiani del Team Genova non ha aiutato. Leggere comunicati in cui si parla del “pesto genovese” in giro per il mondo, lascia qualche perplessità. Del resto il Team Austro Genovese al momento vedrà solo 2 italiani a bordo. Da queste righe vogliamo solo lanciare un appello al circuito della vela oceanica affinché ritrovi lo smalto di qualche storia da raccontare. Per noi italiani, più che Team Genova, siamo affascinati dall’idea che la regata si concluda a Genova, perché un team tutto italiano ci sarebbe stato bene, ma nella classe Imoca60. Al momento ci godiamo il successo del cantiere Sangiorgio Marine .
Di seguito il roboante comunicato degli organizzatori. In occasione del 50° anniversario della regata, una flotta formata da alcuni dei migliori velisti del mondo è partita per quella che è considerata la regata più impegnativa in equipaggio. Cinque imbarcazioni della classe IMOCA – le barche da regata foiling e volanti ad alta tecnologia – hanno preso il via in condizioni spettacolari nelle acque al largo dell’Ocean Live Park di Alicante poco dopo le 16:00 ora locale. Due ore prima, una flotta di sei imbarcazioni monotipo VO65 è partita per la prima tappa dell’evento loro dedicato, più breve e incentrato sulle tappe europee, The Ocean Race VO65 Sprint, che prevede tre frazioni.
Entrambe le flotte stanno navigando verso Capo Verde, distante circa 1900 miglia, ma se gli IMOCA continueranno la loro sfida intorno al mondo, i VO65 si fermeranno a Capo Verde, prima di ricongiungersi con la flotta IMOCA in Europa in primavera per le ultime due tappe. I velisti sono stati salutati da oltre 140.000 entusiasti fan che hanno visitato il villaggio nel fine settimana per vivere da dentro l’esperienza di The Ocean Race, che comprende attività legate al vincente programma di sostenibilità dell’evento Racing with Purpose, sviluppato in collaborazione con il founding partner 11th Hour Racing.
L’affluenza definitiva ad Alicante sarà disponibile dopo la chiusura dell’Ocean Live Park domenica sera, ma il numero di visitatori di sabato, oltre 60.400, ha fatto registrare il record di presenze in cinque edizioni di partenza della regata ad Alicante. Mentre il periodo di partenza da Alicante è stato caratterizzato da un clima perfetto per gennaio, con temperature calde e cielo soleggiato, i velisti prevedono che durante la notte il vento da ovest aumenti in maniera significativa e che il mare grosso renda insidiosa la navigazione verso Gibilterra e gli alisei dell’Atlantico.
Gli IMOCA partono per il giro del mondo con condizioni perfette
Con il debole fronte meteorologico che ha attraversato l’area di partenza nel primo pomeriggio, le condizioni del vento hanno iniziato a stabilizzarsi sui 12-14 nodi da WNW per la partenza dei cinque IMOCA. Tuttavia, quando la regata ha preso il via, due ore dopo la partenza dei VO65, visto dall’alto il campo di regata mostrava ancora alcuni salti e raffiche. Il replay completo della partenza degli IMOCA a questo link
La cronaca della regata
Nelle fasi di partenza, è stato il nuovissimo Biotherm (FRA) di Paul Meilhat a dettare il ritmo, in tempo, in velocità e sui foil. Una prova impressionante, anche perché questo equipaggio ha navigato per la prima volta insieme la scorsa settimana, a bordo di una barca varata da poco. Dopo alcuni momenti di incertezza nel tratto veloce verso la prima boa, quando la barca si è alzata in volo, è stato chiaro che lo scafo francese, pur essendo veloce, non era ancora regolato correttamente. Alle spalle di Biotherm anche il Team Holcim-PRB (SUI) di Kevin Escoffier a tratti riusciva a fare foiling, mentre entrambe le imbarcazioni imponevano un ritmo sostenuto.
La seconda tappa del giro costiero ha visto la flotta navigare di poppa. Con le barche più scariche, i team hanno potuto mettere meglio a punto le regolazioni prima del successiva lato veloce. Pochi secondi dopo che Biotherm ha doppiato la boa 3, è stato chiaro che aveva apportato alcune modifiche essenziali all’assetto. La barca era più veloce e meglio regolata e Biotherm ha accelerato nel terzo lato, aumentando il proprio margine sul resto della flotta. Dopo una partenza deludente, 11th Hour Racing Team (USA) con lo skipper Charlie Enright ha recuperato, portandosi dall’ultimo al terzo posto. L’esperienza di un team che molti consideravano il favorito si è fatta sentire.
Mentre 11th Hour Racing Team si avvicinava alla testa della flotta, Team Malizia (GER) di Boris Herrmann scivolava nelle retrovie, ma riusciva a passare GUYOT environnement – Team Europe (FRA/GER), timonato da Benjamin Dutreux, anche perchè che il team franco-tedesco aveva accusato un problema con il code zero, che lo aveva costretto a rallentare per risolvere il problema. Di nuovo in testa e mentre i leader passavano l’ultimo cancello, Biotherm raggiungeva i 29 nodi in acqua piatta. Il suo vantaggio si era già esteso a 500 metri sul secondo, Holcim-PRB, una performance impressionante dopo soli 40 minuti di regata.
Prima della partenza, lo skipper Meilhat aveva spiegato che lui e il suo equipaggio si sarebbero trovati a proprio agio al timone, senza l’ausilio dell’autopilota. Visto il giro veloce del percorso inshore, è stato evidente ciò che intendeva. Altri avevano spiegato quanto fosse importante prendere le cose con cautela. Ma se il percorso inshore ha dimostrato qualcosa, le velocità delle barche che superavano regolarmente i 30 nodi quando la flotta si allontanava dalla costa per entrare nel vento più steso hanno esemplificato cosa significhi navigare sugli IMOCA in equipaggio completo, oltre a dare un assaggio del ritmo incalzante che si preannuncia per questa tappa di 3.500 chilometri fino a Capo Verde.
Passaggi alla boa 4
1 – Biotherm Racing (FRA)
2 – Team Holcim PRB (SUI)
3 – Hour Racing Team (USA)
4 – Team Malizia (GER)
5 – GUYOT environnement – Team Europe (FRA/GER)
La flotta VO65 al via per prima
The Ocean Race VO65 Sprint è stata la prima prova a prendere il via da Alicante, questa domenica. Per diversi giorni, prima della partenza di The Ocean Race, il meteo è stato al centro dell’attenzione in vista della Leg 1: 1.900 miglia nautiche da Alicante a Capo Verde. In particolare, sono state le previsioni di venti forti e mare formato che la flotta avrebbe incontrato nelle miglia verso lo Stretto di Gibilterra a focalizzare l’attenzione.
Ma le previsioni indicavano anche che le fasi iniziali della prova costiera della Leg 1 della VO65 Sprint Cup (un percorso rettangolare in prossimità della costa) sarebbero state molto complicate, a causa del passaggio di un fronte meteorologico nell’area. E quando è stato il momento della partenza dei VO65, la meteo ha effettivamente riservato qualche sorpresa sul campo di regata. Al momento della partenza, alle 1405 CET, la brezza era leggera e proveniente da una direzione diversa da quella inizialmente prevista, tanto che il primo lato si è trasformato in una bolina piuttosto che un lasco. Tra le sei barche, è stato Windwhisper Racing Team (POL), con lo skipper
spagnolo Pablo Arrarte, a sfruttare al meglio i minuti iniziali. La partenza all’estremità della linea si è rivelata una mossa vincente prima del calo del vento, ma soprattutto del salto di direzione.
Da quel momento e per tutta l’ora successiva, il team polacco ha letto perfettamente le mutevoli condizioni del campo di regata, guidando la flotta lungo l’intero percorso rettangolare. Dietro di loro, anche Team Jajao (NED) con lo skipper Jelmer van Beek ha preso il via con sicurezza, mentre Ambersail 2 (LUI) di Rokas Milevičius ha tagliato la linea per terzo. Al termine del giro della baia, la brezza si è stabilizzata, così come la classifica, per il momento. Con previsioni che aprlano di condizioni complesse e mutevoli, con la minaccia di venti forti e mare mosso, nessuno può dare nulla per scontato.
Posizioni alla boa 5
1 – Windwhisper Racing Team (POL)
2 – Team Jajao (NED)
3 – Ambersail 2 (LUI)
4 – Mirpuri Foundation Racing Team (POR)
5 – Austrian Ocean Racing Powered by Team Genova (AUT/ITA)
6 – Viva México (MEX)
Il replay completo della partenza dei VO65 a questo link .