Partita da Imperia, la Staffetta Nautica ha fatto tappa domenica a Savona. Il Vessillo dell’Unità d’Italia riparte da Savona, alla volta di Genova, alle ore 10 di martedì 24 maggio, sulla barca dell’Istituto Nautico di Savona con equipaggio formato dagli allievi dell’istituto.
Nell’introdurre i lavori del convegno, il presidente della Camera di Commercio Luciano Pasquale ha presentato il progetto per la realizzazione di un portale che consente la prenotazione on line dei posti barca. “Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera, denominato Resaports, – ha spiegato il presidente dell’ente camerale savonese – che vede coinvolti partners istituzionali liguri e francesi (tra cui le Camere di Commercio di Savona, Imperia e Nizza) e che ha come obiettivo quello di ampliare la visibilità dei porti turistici localizzati nella fascia costiera compresa tra Varazze e Marsiglia”.
“Nella provincia di Savona sono oltre 4400 i posti barca, di cui il 10 per cento a disposizione dei diportisti in transito, – ha aggiunto Pasquale -. Si tratta di una preziosa risorsa da valorizzare adeguatamente per far diventare la nautica una componente strutturale del turismo savonese e, quindi, dell’economia provinciale. I diportisti costituiscono una clientela che richiede una qualità sempre maggiore nei servizi di accoglienza in termini di accessibilità, disponibilità di posti e rispetto dell’ambiente. E’ importante pervenire ad un’ottimale integrazione tra costa e entroterra anche come opportunità di creazione e qualificazione delle professionalità connesse al mare”.
Savona Camera Commercio fpA1 00Il presidente della Camera di Commercio ha concluso sottolineando il ruolo dell’ente camerale: “L’iniziativa comunitaria a cui partecipiamo rappresenta l’inizio di un percorso che ha come obiettivo la valutazione del punto di equilibrio tra la domanda di turismo nautico e le potenzialità di sviluppo del settore compatibilmente con la tutela del paesaggio e del territorio”.
Portando i saluti al convegno, il comandante del Porto di Savona, Enrico Moretti, ha sottolineato come i porti turistici siano un elemento di grande rilevanza nella pianificazione strategica del territorio, un elemento che si eleva a una dimensione culturale anche nel passaggio dalla navigazione commerciale a quella di piacere connessa al diportismo nautico. Moretti ha lanciato un invito a superare i campanilismi e passare a una logica di circuito che coinvolga enti, gestori di servizi, imprenditori e utenti per definire se e dove sia necessario costruire nuovi porti o valorizzare l’esistente in un contesto come quello costiero particolarmente sensibile alla tutela delle risorse ambientali.
Il presidente dell’Assonautica provinciale Franco Zino ha illustrato il percorso della Staffetta: “Il Vessillo sarà consegnato al Presidente della Repubblica insieme a una pergamena firmata dal prefetto di Savona Sammartino e da tutti i prefetti delle province in cui la Staffetta ha fatto tappa”.
Il professor Gian Marco Ugolini, docente di Geografia economica e sviluppo turistico all’Università degli studi di Genova e direttore scientifico dell’Osservatorio Nautico Nazionale, ha svolto la relazione dal titolo “Infrastrutture portuali per il turismo nautico: il caso di Savona”.
“L’Italia dispone di oltre 530 strutture diverse per tipologia, ampiezza e localizzazione, che offrono complessivamente circa 153.000 posti barca, concentrate prevalentemente nell’Alto Tirreno (Liguria, Toscana e Sardegna) con oltre 174 strutture, circa 1/3 del totale nazionale e 58.000 posti barca, pari a ben il 38% dell’offerta complessiva”, ha spiegato Ugolini. Con oltre 21.800 posti barca, la Liguria si colloca al primo posto in Italia, mentre nella provincia di Savona sono localizzate 13 strutture, compresi i semplici approdi, di cui però solo 8 hanno un’offerta di posti barca per complessivi 4300-4600 posti. La provincia di Savona rappresenta il 15% dei porti che offrono posti barca e il 19,8% dei stessi posti barca.
“Si tratta di capire se la situazione attuale sia sufficiente a soddisfare la domanda o sia necessario aumentare l’offerta di posti barca. L’Osservatorio Nautico Nazionale ha calcolato i flussi interregionali dei diportisti, arrivando a stimare, per la Liguria, un bacino potenziale di popolazione di oltre 11 milioni a confronto dei soli 1.600.000 residenti. Calcolando che in media in Italia c’è un’imbarcazione circa ogni 100 residenti, l’indice di pressione in Liguria risulta altissimo: su ogni posto barca attuale insistono potenzialmente 6,2 unità da diporto. Da analisi compiute sul comportamento dei diportisti che arrivano nel Savonese, risulta che mediamente essi utilizzano l’imbarcazione per 59,6 giorni all’anno di cui il 20,2% spesi fuori dell’home port (cioè turismo nautico). Anche solo considerando la provincia i Savona un sistema chiuso, la richiesta teorica di posti in transito sarebbe il doppio rispetto a quella attualmente offerta. Attualmente il giro d’affari del turismo nautico in provincia di Savona è superiore a 11,5 milioni di euro. Se l’offerta di posti in transito raddoppiasse, anche la ricaduta potrebbe superare i 20 milioni. La provincia di Savona è attrezzata per quanto riguarda la portualità, ma certamente ha spazio per accrescere l’offerta, soprattutto in relazione alla pressione dei flussi provenienti dal Nord Italia”, ha concluso Ugolini.
FONTE: http://albengacorsara.it/2011/05/23/prospettive-del-turismo-nautico-nella-provincia-di-savona/